Robofilia di propaganda
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Nel 1895 venne pubblicato il libro di Gustave Le Bon. Questo libro diede
l’ispirazione nel 1913 al nipote di Sigmund Freud, Edward Bernays uno dei primi spin
doctror della nuova era e uno dei più potenti programmatori di massmedia della storia moderna.
L’ispirazione si concretizzò con la creazione di una gigantesca macchina robofilica per
telecomandare l’umanità e le masse verso l’esperimento eugenetico di genocidi, della prima e
seconda guerra mondiale. Si trattava di test di robofilia pratica che svilupparono la pianificazione
di propaganda per le guerre fredde e psicologiche. Questi testo portarono sia alla pubblicità per
la guerra cybernetica che iniziò l’11 settembre 2002, sia allo sviluppo della psicotronica.
Che ci piaccia o no oggi siamo tutti, nessuno escluso, telecomandati e condizionati dall’industria
e dalle macchine robofiliche multinazionali della propaganda.
Molto spesso quello che consideriamo aberrantemente essere le nostre opinioni frutto del libero
arbitrio, idee o sogni, ci sono state in realtà, sin dalla nascita, costruite e architettonizzate
addosso da altri intenzionati ad avere il controllo delle nostre menti. I nostri atteggiamenti ed il
nostro modo di vedere le cose in questa ipnodittatura, sono spesso il frutto robofilico, di una
manipolazione incessante, di cui non abbiamo alcuna percezione cosciente. Questo perché i
servizi specializzati alla programmazione vengono organizzati sempre circa 50 anni in anticipo. In
altre parole la vendita di una cosa nuova sul mercato è il frutto di qualcosa che viene creato e
pianificato ciberneticamente all’incirca 5 decenni prima. Le grandi masse di ibridi umanoidi
terrestri vivono quindi ignorantemente uno spostamento aberrato di spaziotempo, controllato
robofilicamente.