RIVISTA VETRO ottobre 2021 | Page 30

Storia di copertina Forel : in marcia verso il futuro
Fortunato Vianello e Stefano Salvian ( al centro ) assieme ai collaboratori

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1976 la lavorazione del vetro in Italia era ancora molto artigianale : il vetraio aveva a disposizione pochi macchinari e quasi ogni operazione era manuale . Fu in quell ’ anno che intuii quanto c ’ era da fare e da inventare in questo settore - racconta Fortunato Vianello , fondatore e Presidente di Forel - All ’ inizio l ’ azienda era composta da me , da mia moglie Nadia e da una manciata di collaboratori ( tra i quali Stefano Salvian , entrato in azienda come apprendista e oggi membro del CdA ). Da subito ci siamo proposti ai clienti come “ innovatori ”: senza catalogo o campionario , chiedevamo alle vetrerie di cosa avessero bisogno e lo inventavamo . Un paio d ’ anni dopo registravamo il primo brevetto . E da lì abbiamo continuato a crescere . I nostri impianti sono oggi installati in oltre 70 nazioni . La produzione è orgogliosamente tutta Made in Italy , ma abbiamo uffici di vendita e di post vendita anche negli Stati Uniti , in Russia e in Sudafrica ( con ulteriori aperture in programma ), oltre ad un network di 28 agenzie in tutto il mondo . L ’ attività è sempre stata vivace e stiamo crescendo costantemente . Inoltre , e in questo la Forel si distingue dalla media delle aziende italiane , da oltre dieci anni stiamo preparando il passaggio generazionale per essere sicuri che questa grande avventura continui ancora a lungo ”.
L ’ IMPORTANZA DEL PASSAGGIO GENERAZIONALE Moltissime aziende italiane , infatti , passano dal padre al figlio , ma solo in alcuni casi questo passaggio è pianificato con tanto preavviso e con tanta attenzione come in Forel : Riccardo Vianello , figlio di Fortunato e Nadia , è infatti da diversi anni impegnato in un progetto di training specifico per prepararsi a prendere le redini dell ’ azienda . Un percorso iniziato subito dopo gli studi che ha portato Riccardo a lavorare in tutti i comparti dell ’ azienda , conoscendone da vicino le particolarità . Soprattutto , Riccardo è entrato in azienda guardando i collaboratori negli occhi , e non dall ’ alto . “ Sono letteralmente cresciuto in Forel - spiega Riccardo Vianello - Ho maturato esperienza in diversi ruoli aziendali assorbendo il più possibile da mio padre e dai suoi collaboratori , approfondendo inoltre nuove competenze grazie al supporto di consulenti esterni . Essere a capo di un ’ azienda , mi hanno insegnato i miei genitori , è un ’ enorme responsabilità : dalle nostre scelte dipendono i nostri collaboratori , le loro famiglie … ma di riflesso anche tutti i dipendenti dell ’ indotto . Centinaia di persone , non di numeri . Per questo motivo è importante che una seconda generazione si prepari attentamente al ruolo che l ’ attende ”.
30 Ottobre | 2021