RIVISTA VETRO Novembre/Dicembre 2022 | Page 48

ECONOMIA è tempo di bilanci
nazionale ( al lordo delle scorte ) e un apporto negativo della componente estera netta a seguito di una crescita delle importazioni maggiore rispetto alle esportazioni . A spingere il PIL estivo sono stati soprattutto i servizi , probabilmente grazie al forte effetto propulsivo di un turismo in grande spolvero dopo le lunghe restrizioni pandemiche . L ’ industria invece è in frenata , e tutte le stime concordano che il freno sarà ancora più tirato negli ultimi mesi dell ’ anno . Mentre un altro elemento trainante , i consumi interni , che sono stati uno dei pilastri della crescita italiana nei mesi scorsi , potrebbero registrare un calo a causa del protrarsi di un ’ inflazione che continua a galoppare : in Italia a ottobre è stata dell ’ 11,9 % - il più alto livello nei 23 anni dell ’ euro - in forte crescita rispetto al 9,9 % di settembre e ben più alta della media dell ’ Eurozona ( 10,7 %). Non deve stupire , allora , la visione non troppo ottimista della Banca d ’ Italia che ha rivisto al ribasso le stime per l ’ economia che ora , nello scenario di base , indicano una crescita del PIL italiano del 3,3 % quest ’ anno , dello 0,3 % nel 2023 e dell ’ 1,4 % nel 2024 . Nell ’ ultima “ Nota di aggiornamento ” il tema dominante è quello di “ una elevata incertezza ”. Nel caso di uno scenario avverso con un blocco totale delle forniture e rallentamento del commercio , il PIL si contrarrebbe di oltre l ’ 1,5 % nel 2023 e tornerebbe a crescere moderatamente soltanto nel 2024 . L ’ inflazione , secondo la Banca d ’ Italia , inizierà a scendere gradualmente solo nel corso del 2023 e solo a condizione di una progressiva stabilizzazione dei prezzi dell ’ energia , seppure su livelli ancora elevati , e dell ’ attenuazione delle strozzature all ’ offerta . Rispetto al bollettino di luglio , Bankitalia rivede al rialzo le stime di inflazione per oltre mezzo punto nell ’ anno in corso , per più di due punti nel prossimo e per circa due decimali nel 2024 . Le stime riflettono “ in larga misura la dinamica delle componenti energetica e alimentare , ma vi incide anche un ’ accelerazione della componente di fondo a cui si trasmettono , con un ritardo , i rincari dell ’ energia ”, spiega il bollettino . L ’ inflazione al consumo , misurata sulla base della variazione dell ’ indice dei prezzi al consumo armonizzato , si collocherebbe all ’ 8,5 % medio nel 2022 principalmente per effetto dei forti rincari dei beni energetici , che si riflettono sull ’ indice generale dei prezzi sia direttamente , sia indirettamente per il loro impatto sulle altre componenti ; vi contribuisce in misura significativa anche la crescita dei prezzi dei beni alimentari .
120 115 110 105 100 95 90 85 80 75 70 65 60 55 50
NELL ’ INDUSTRIA ATTIVITÀ DEBOLE , TURI- SMO E SERVIZI TRAINANO L ’ ECONOMIA
( ITALIA , INDICE 2015 = 100 , DATI MENSILI DESTAG ., VAR . % DA GEN-FEB . 2020 )
Mobilità degli italiani per tempo libero ( destra ) Produzione industriale gen-20 feb-20 mar-20 apr-20 mag-20 giu-20 lug-20 ago-20 set-20 ott-20 nov-20 dic-20 gen-21 feb-21 mar-21 apr-21 mag-21 giu-21 lug-21
Fonte : elaborazioni Centro Studi Confindustria su dati Istat e Google Mobility ago-21 set-21
Potrà andare meglio nel 2023 , almeno per quanto riguarda l ’ inflazione . Secondo la Banca d ’ Italia , una progressiva stabilizzazione dei prezzi dell ’ energia accompagnata da una normalizzazione delle strozzature all ’ offerta potrà favorire una graduale riduzione dell ’ inflazione , che si porterebbe al 6,5 % medio nel 2023 e al 2,3 % nel 2024 , anno in cui sarebbe trainata principalmente dall ’ andamento della componente di fondo che esclude i beni alimentari ed energetici . Questa componente di fondo aumenterebbe del 3,2 % medio quest ’ anno , del 3,1 % nel prossimo e del 2,5 % nel 2024 .
LA PARTITA ITALIA-GERMANIA Ancora meno ottimista della Banca d ’ Italia è il Fondo Monetario Internazionale ( FMI ), che nell ’ ultimo World Economic Outlook delinea le previsioni per il prossimo anno . Secondo il FMI , l ’ economia mondiale nel 2023 continuerà a crescere (+ 2,7 %), anche se ai livelli più bassi dal 2001 . Ma con tre significative eccezioni : la Russia colpita da guerra e sanzioni , la Germania , che paga la sua quasi totale dipendenza energetica da Mosca , e l ’ Italia . Che subisce l ’ impatto dell ’ energia e dell ’ inflazione ma soffre anche per la brusca frenata del suo partner commerciale più importante , la Germania . Non ci sono dubbi per il World Economic Outlook quanto alla probabilità della recessione . Per l ’ Italia si prevede un anno di contrazione al -0,2%, cioè otto decimi in meno di quanto ipotizzato dal Governo e 9 decimi sotto le stime dello stesso FMI a luglio , mentre è dell ’ 1,9 % la distanza rispetto alle speranze dello scorso aprile . La
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