Grazie a queste collaborazioni tra soggetti diversi ma complementari MADE expo si presenta come una manifestazione trasversale, dinamica e orientata al risultato.
Una piattaforma internazionale, un linguaggio europeo MADE expo parla al mondo e lo fa con autorevolezza. Grazie alla collaborazione c on il New European Bauhaus, il movimento promosso dalla Commissione Europea per un’ architettura sostenibile, bella e inclusiva, l’ edizione 2025 sarà profondamente connessa ai grandi temi continentali. Una traiettoria culturale e politica che si concretizza anche nella nascita del MADE Sustainable Award, il riconoscimento che premia le eccellenze progettuali nel campo della sostenibilità.
Sostenibilità: una scelta identitaria Per MADE expo la sostenibilità non è un tema tra gli altri: è un principio guida, una responsabilità condivisa e una scelta identitaria. L’ accordo con Green Building Council Italia, membro del World GBC, la più grande rete globale dedicata all’ edilizia sostenibile presente in oltre 80 Paesi, consolida questa direzione e rafforza il ruolo della manifestazione come fulcro italiano della transizione sostenibile nell’ edilizia. Un impegno concreto che si esprime a tutti i livelli: ambientale, economico e sociale.
Dove si costruisce il futuro MADE expo 2025 sarà il luogo dove imprese, professionisti, istituzioni e centri di ricerca si incontrano per costruire insieme nuove traiettorie di sviluppo. Non solo una vetrina d’ eccellenza, ma una vera e propria infrastruttura di dialogo, progettazione e innovazione collettiva anche grazie a un palinsesto di eventi e convegni ricco e completo che tratterà tra gli altri i seguenti temi: intelligenza artificiale in architettura, social housing, strumenti e soluzioni di trasformazione delle città, architettura sostenibile, rigenerazione urbana e politiche locali per la sostenibilità.
ANCE
Ance: la proroga al 2026 del 50 % aiuterebbe imprese e famiglie
L’ associazione ANCE ha incontrato la viceministra Gava con l’ obiettivo di prolungare per almeno un altro anno il bonus ristrutturazioni al 50 % da rateizzare in 5 anni.
ANCE impegnata su più fronti per mettere fine al calo del settore delle costruzioni. Da un lato spinge per il prolungamento del bonus 50 %, dall’ altro chiede dei fondi destinati ai progetti PNRR. Nel frattempo, FederlegnoArredo cerca di vederci chiaro sui dazi USA
ANCE incontra la viceministra Gava per la proroga del 50 % ANCE apprezza la disponibilità e l’ impegno nell’ individuare soluzioni per garantire il rinnovo del bonus ristrutturazioni al 50 % anche nel 2026, insieme a un ritocco della rateizzazione da 10 a 5 anni. La presidente dell’ AN- CE, Federica Brancaccio, ha incontrato la viceministra all’ Ambiente e alla Sicurezza energetica Vannia Gava per discutere delle misure in arrivo con la prossima legge di Bilancio per sostenere il settore delle costruzioni, a partire dal sistema degli sconti fiscali per la casa. Federica Brancaccio ha sottolineato l’ importanza di sostenere famiglie e imprese nel processo di rinnovamento urbano, sostenendo che“ le città si trovano di fronte a una grande sfida che riguarda aspetti economici, sociali e ambientali che abbiamo messo da tempo al centro della nostra azione”.
Incognita caro materiali Oggi a premere sulle imprese di costruzione c’ è l’ incognita del caro materiali, che pesa sulle imprese con una maggiorazione stimata tra il 30 e il 40 % di extracosti. Questa tendenza ha spinto l’ ANCE a chiedere l’ intervento di una parte delle risorse che si renderanno disponibili con la revisione del PNRR, grazie alla sostituzione dei progetti in ritardo con opere già avviate e finanziate con fondi ordinari.
FederlegnoArredo segue l’ evolversi sui dazi USA“ Per noi a livello legale, ad oggi, vale l’ accordo quadro siglato da USA e UE che fissa a un massimo del 15 % i dazi per tutte le filiere produttive, a esclusione dell’ acciaio e dell’ alluminio. Aspettiamo ottobre per vedere che succede”. Questa la dichiarazione rilasciata ad Adnkronos da Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo. L’ eventuale innalzamento dei dazi USA annunciato dal presidente Trump desta preoccupazione, considerato che per il comparto rappresentato da FederlegnoArredo il mercato americano è il primo extraeuropeo e il secondo a livello globale( dopo la Francia) e che l’ ultima rilevazione dell’ Istat di luglio sulle esportazioni di mobili italiani verso il mercato americano mostra i primi effetti dei dazi al 15 % con un-7,7 %.
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