Rivista Cultura Oltre - 8° numero - Agosto 2019 Rivista Cultura Oltre - 8° numero - Agosto 2019 | Page 3
“LA NATURA DA DIFENDERE” DI M ARIA R OSARIA T ENI
Finalmente le tanto sospirate vacanze
d’agosto sono ormai giunte! Aleggia la vo-
glia di lasciare tutto alle spalle per due setti-
mane e di non rattristare giorni di ferie con i
problemi che affliggono quotidianamente
ognuno di noi durante tutto l’anno, vissuto
tra ritmi di vita estenuanti, alla rincorsa continua per sopperire a tutte le
esigenze che man mano si vanno manifestando nelle varie situazioni lavo-
rative e familiari. È come se per un po’, ma solo per poco, fossimo giusti-
ficati a vivere una parentesi ideale senza affanno alcuno e a godere della
sublime sensazione di non pensare, non correre, non preoccuparsi. L’ ideale
sarebbe quello di riappropriarsi del proprio tempo e della propria personale
individualità e circondarsi di pace, possibilmente a contatto con un am-
biente naturale e quasi protettivo! A ben riflettere, tra l’altro, nel nostro
magnifico paese non mancano angoli di bellezza straordinaria, capaci di
regalare oasi di tranquillità e di ristoro. Pur attraversando un periodo incor-
reggibilmente complicato sotto vari aspetti, la possibilità di godere di mo-
menti di serenità, all’ombra di scenari naturali di incomparabile bellezza,
conforta e induce una fiduciosa aspettativa. Se solo si potesse apprezzare la
straordinaria presenza di un ambiente naturale così simile ad un sontuoso
scenario che sa di fiabesco probabilmente non si continuerebbe nell’opera
aggressiva di minacciare il nostro pianeta con una presenza umana che
spesso assume comportamenti lesivi nei riguardi dell’ambiente circostante
e produce effetti devastanti su un ecosistema che viene minato nella sua
integrità, soprattutto se si considera che l’ ambiente terrestre racchiude
tutta la magia dell’evoluzione, con un patrimonio naturale inestimabile. Si
apprende dalle pagine di Repubblica di pochi giorni fa il nuovo fenomeno
di invasione delle montagne dolomitiche e delle zone alpine, dove si incro-
ciano fuoristrada su sentieri oltre quota 2000 metri e dove si ritrovano
escursionisti improvvisati che popolano e invadono un ambiente che fino a
qualche tempo fa era considerato un tempio sacro. Traffico e inquinamento
dunque, assediano a tutte le ore luoghi che fino ieri erano ritrovi di silen-
ziosa e quasi mistica contemplazione, con la conseguenza di infliggere ine-
vitabili contraccolpi di scompenso ambientale, con rumori, smog e tanto
altro. Il quadro che si presenta, insieme ad altri pericoli che ormai tutti co-
nosciamo, è però abbastanza chiaro e definito: gli scienziati avvertono che
l’ultimo ghiacciaio delle Dolomiti sulla Marmolada tra vent’anni sarà
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