Rivista Cultura Oltre - 5° numero - Maggio 2019 5° numero - Maggio 2019 | Page 3
“VIRTUALMENTE COMUNICANTI” DI MARIA ROSARIA TENI
“Scoprire la bellezza della solitudine
quando si è circondati da una molti-
tudine apparente e inconsistente:
questa è la consapevole conquista di
una raggiunta pace interiore…” –
Pensavo tra me e me, nel momento
in cui ho preso atto di alcune dina-
miche ricorrenti nella nostra società
contemporanea. Potrebbe apparire una riflessione troppo azzardata,
forse lesiva nei riguardi della prevalenza ad una globalizzazione co-
municativa paradigmatica della società tecnologica che ci sta inva-
dendo, ma, paradossalmente, proprio questa “invasione” potrebbe
produrre, ossimoricamente, una non-comunicazione o una falsa co-
municazione. Mi spiego: ricorrere ai messaggi preconfezionati per sa-
lutarsi al mattino in stile “Mulino Bianco” o scambiarsi affettuose ef-
fusioni animate da faccine insulse che inneggiano a cuoricini e bacini,
può essere sinonimo di amicizia, fraternità, solidarietà, compren-
sione, confidenza? O non piuttosto un mascheramento ipocrita di
sentimenti che tacciono la vera essenza di un rapporto e risparmiano
la stessa fatica di coltivare “degnamente” quello stesso rapporto?
Mentre si continua a pubblicare foto o storie su Facebook o Insta-
gram, per fare sapere a tutti parte della propria vita e magari sperare
in premianti like e fugaci commenti, si continua a rimanere soli nel
dialogo con un cellulare o una tastiera, intenzionalmente schermati
da un impenetrabile silenzioso colloquio, sprofondando in un’astra-
zione che allontana dal reale e avvicina a una realtà parallela, masche-
rata in una pseudo socializzazione che porta a credere di avere in-
staurato rapporti interpersonali con la conseguenza di una progres-
siva perdita del contatto umano, quindi una forma di solitudine in-
dotta da una distorta comunicazione. Capita allora di vedere persone
che messaggiano al telefonino anche se sono sedute accanto, famiglie
in cui ogni componente se ne sta per proprio conto a interloquire con
il proprio tablet o cellulare, estraniandosi e isolandosi effettivamente
per imbastire una comunicazione fittizia. È questo che produce il ri-
schio di diventare solitari digitali e incredibilmente si verifica nel mo-
mento in cui non si comunica più in una conversazione in cui si parla,
magari anche animatamente o appassionatamente, ma dove i rapporti
si stabiliscono solo scrivendo e l’interazione avviene attraverso una
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