RIVISTA CULTURA OLTRE - 3^ numero - MARZO 2019 RIVISTA CULTURA OLTRE - 3^ numero - MARZO 2019 | Page 3

“IL DIRITTO DI ESISTERE E DI ESSERE” DI MARIA ROSARIA TENI Non parlerò della Festa della Donna in questo editoriale di incipiente primavera, perché amo pensare all’immagine della donna non come ricorrenza annuale, bensì come presenza costante di quotidiana cele- brazione e di valenza sociale preponderante in un momento storico di grande confusione generale. Non si affrontano discussioni per acclarare qualcosa che è nell’ordine delle cose, che sussiste di per sé e va rispettata in ogni situazione e non soltanto in prossimità di eventi che ricordano que- sta o quella rievocazione. Al di là di tempeste emotive trascinanti e aleatorie che paiono voler giustificare il diritto di possedere un altro essere umano e oggettivarlo a proprio personale interesse, una donna è prima di tutto una persona che non deve vivere sotto la costante pressione di doversi difen- dere, di sentire la necessità di motivare i suoi comportamenti, il suo abbi- gliamento, la sua condotta, se non per quanto riguarda regole del vivere civile. Ormai prevale la stanchezza di fronte all’esigenza di dover addurre delle motivazioni per spiegare determinati comportamenti o per l’assun- zione di ruoli che, poiché in precedenza erano di pertinenza maschile, oggi devono necessariamente essere stati conquistati con chissà quali astrusi espedienti muliebri e poco puliti. Forse una donna non possiede una capa- cità intellettiva uguale a quella dell’uomo? Oppure deve arrestare le sue aspirazioni per dedicarsi al ruolo stereotipato attribuitole da arcaiche con- suetudini di secoli passati? Senza voler toccare argomenti che potrebbero indurre polemiche sterili ed evitando di ergersi a moralisti d’antan, io credo che sia importante che le donne continuino a imporre la loro presenza, di- mostrando il proprio valore e credendo, soprattutto e sempre, nei propri ideali. In questo percorso di affermazione crescente della figura femminile, un ruolo non trascurabile gioca l’uomo che non deve assolutamente essere escluso o etichettato con una tipizzazione standardizzata e marginale. Ri- cordiamo che nasce da un grembo materno, pensiamo che si origina grazie al permanere in un ventre femminile, sacrale culla di iniziale concepimento. Un uomo esiste perché esiste una donna e deve sempre ricordarlo, anche quando “[…] la gelosia diventa un mostro dagli occhi verdi e dileggia il cibo da cui si nutre”. Mi piace concludere con una poesia scritta da Victor Hugo: 2