RIVISTA CULTURA OLTRE - 3^ numero - MARZO 2019 RIVISTA CULTURA OLTRE - 3^ numero - MARZO 2019 | Page 10

“QUANDO LA POESIA CERCA UN NUOVO LINGUAGGIO FIGURATO” DI APOSTOLOS APOSTOLOU Il rimando dal detto al non-detto costituisce il tratto peculiare della lingua dell’esperienza umana signi- fica «Sprachlichkeit». Questo rimando rappresenta la virtualità del non ancora detto che resta sullo sfondo del dire. Ma questo non succede con la poesia? La poesia è il non-detto della propria identità, un topos itinerante (come non luogo) che significa sia dimora che partenza verso l’ estraneo. Una volontà di ciò che non è, il centro delle grandi as- senze, un inizio del non inizio. Cosi la poesia rimane un divenire. L’esilio della lingua. Il fascino del tutto – nulla, provando sia il tutto che il nulla. Cosi la poesia diventa l’ombra nello spazio – tempo. La lingua della poesia proviene dall’al- tro che funziona come dialogo indefini- bile. Ecco un poema di Paul Valéry: Chanson à part Que fais-tu ? De tout. Que vaux-tu ? Ne sais, Présages, essais, Puissance et dégoût… Que vaux-tu ? Ne sais… 9