Rivista CULTURA OLTRE 2^ numero - FEBBRAIO 2019 RIVISTA CULTURA OLTRE 2° numero FEBBRAIO 2019 | Page 3

“CASUALMENTE… IN UN GIORNO DI FESTA” DI MARIA ROSARIA TENI Del tutto casualmente, l’editoriale di questo mese prende forma proprio oggi, 14 febbraio, giorno che per tanti è ricordato come Festa di San Valentino, ricorrenza che celebra gli innamorati e lo fa con un particolare corredo di regali, fiori e altri simboli d’amore. Ho subito pensato, per un collegamento quasi scontato, al tema dell’edizione del Premio Vitulivaria 2019 e alla mirabile citazione dantesca che preannuncia l’argomento: “L’Amor che move l’Sole e l’altre stelle”. È racchiuso in questi versi tutto ciò che l’amore rappresenta: l’amore come motore imprescindibile e sovrano che governa l’esistenza di ogni creatura. L’amore, di cui i poeti narrano sublimi gesta, con cui gli scrittori imbastiscono storie avvincenti e suggestive. L’amore, ideale di vita per chi voglia costruire un futuro con l’altro o intessere rapporti con il prossimo per una convivenza armonica del vivere cristiano. Tanto altro si potrebbe dire, prendendo come punto di riferimento l’amore in senso anagogico ed illustre per poi spargerlo come semi in un campo e aspettare che germogli. Tuttavia, anche in questo giorno che inneggia all’amore, non posso fare a meno di riflettere sulla deriva amara e dolorosa che questo sentimento può intraprendere quando è intaccato dal tarlo della malattia, corroso dall’insania e dall’abbandono inconsulto della ragione per mutarsi, ossimoricamente, in odio, violenza, vendetta, brutalità e da sentimento trasformarsi in ossessione, da sublimazione poetica convergere in fatto di cronaca, da virtuosismo lessicale imbruttirsi di connotazioni inumane e spregevoli. Vorrei fermarmi qui… Non voglio sciupare l’illusione che l’amore possa esistere ancora e per tutti, non voglio deturpare, con la mia inguaribile amarezza, un giorno che vuole essere il riscatto da una realistica consapevolezza di disvalori. Concludo, affidandomi ancora una volta alla funzione salvifica della poesia e citando una frase letta nell’ “Angelus Novus” di Walter Benjamin: “Poesia in senso proprio sorge solo dove la parola si libera dalla schiavitù anche del compito più grande. Essa non discende da Dio, ma sale dal fondo imperscrutabile dell’anima; essa partecipa della più profonda soggettività dell’uomo”. Maria Rosaria Teni 2