Rivista CULTURA OLTRE 12^ numero - DICEMBRE 2018 rivista-cultura-oltre 12^ numero -DICEMBRE 2018 | Page 20

Un romanzo biografico in un caleidoscopio di eventi e fatti drammatici in cui il protagonista, Lunadue, racconta le sue esperienze a partire dal suo ingresso in Kosovo il 13 giugno 1999. Storie di uomini e storie di vita, con un finale che lascia il posto alla commozione e a riflessioni profonde. Merita interesse e attenta lettura “Non calpestate i fiori”, opera prima di Lorenzo De Luna, pubblicata nel mese di ottobre da Youcanprint Self-Publishing e promossa da CulturaEdOltre, che si avvale di una copertina corredata da una fotografia originale di Eleonora Mello. Un libro che cattura il lettore attraverso una narrazione esposta in maniera chiara, precisa, descrittiva, senza lasciare nulla di inespresso. Con uno stile essenziale e scorrevole, l’autore dà vita ad un racconto ispirato a drammatici fatti realmente accaduti in un momento particolare che ha profondamente trasformato l’esistenza di molte persone e ha segnato indelebilmente destini di gente inconsapevole, protagonista di avvenimenti così drammatici e dolorosi che ancora sconvolgono e producono sconcerto ad essere rievocati. La vicenda narra la storia di un soldato italiano, inviato in una peacekeeping operation, che si intreccia con tante storie, con varie umanità, col difficile compito di sottrarle giornalmente ai diversi attentati, trappole esplosive, mine e spedizioni punitive. Specchio di storie di coraggio, di eroismo, di solidarietà; storie che non sono frutto di fantasia ma “quadri viventi”, composti da donne, uomini e bambini che, grazie alla grande forza di vivere da cui sono sostenuti, credono ancora di poter assaporare il miracolo della vita e non il dolore della morte. Protagonisti degli episodi, realmente vissuti dall’autore del libro, Lorenzo De Luna, che si avvale di uno pseudonimo per la sua pubblicazione, sono persone vere, fatti effettivamente accaduti, eroi ed eroine che lottano per affrancarsi da ciò che impedisce loro di vivere da persone libere. È una grande opportunità poter leggere un libro come questo, scritto da un uomo che ha vissuto sulla propria pelle le storie narrate in queste pagine, accrescendo la sua esperienza umana e personale, maturando nel suo percorso di vita consapevolezze fondamentali. Potrebbe essere definito un “viaggio nella memoria”, un’occasione per tornare al passato attraverso il racconto di tutte le atrocità viste e per guardare al futuro, augurandosi che ci sia posto solo per la pace. È un romanzo sofferto, che si legge con partecipazione e che coinvolge sin dalle prime pagine, instillando nel lettore il desiderio d’intravedere un barlume di speranza al di là di ogni guerra, al di là di ogni conflitto che abbrutisce e deruba, calpestando i fiori. Maria Rosaria Teni “Non calpestate i fiori”di Lorenzo De Luna 20