dover interpretare e a rendere viva
la magia che ogni essere umano
custodisce dentro di sé.
Come selezioni i tuoi soggetti?
Come puoi vedere dalle mie foto
alcune persone sono fotografate
più e più volte. Alcune modelle sono
parte integrante della mia storia
artistica e sono irrinunciabili. Se
penso a un progetto ho sempre loro
in mente, anche perché abbiamo
costruito un rapporto talmente
profondo da capirsi senza quasi il
bisogno di parlare. Ricevo molte
proposte da donne e uomini che
vorrebbero posare per me. La
scelta dipende sempre dalla mia
prima sensazione, deve esserci un
particolare che mi attrae, una forma
di fiducia che si rivela ancor prima di
conoscere il soggetto. È molto una
questione di pelle.
È evidente che non cerchi di
rappresentare il bello a tutti i costi,
ma anzi inserisci o esalti spesso
elementi dissonanti che creano
una sensazione di “disturbo”, così
da colpire l’osservatore. Come
scegli questi elementi dissonanti?
Dipende da ciò che riesco a leggere
in una persona. Le emozioni che
questa provoca in me saranno la
base determinante della storia e
non viceversa. La mia vita artistica è
segnata da una poesia che ho letto
molti anni fa: “Canto d’amore di
Alfred Prufrock” di T.S. Eliot. Qui,
dentro al testo, c’è tutto. È la storia
di un uomo che non osa, che non ha
il coraggio di manifestarsi a una
donna. Prufrock costruisce a regola
d’arte una scusa per rimandare
l’azione. Lui pensa: “Ci sarà tempo…
ci sarà tempo e in un attimo solo
potrò rovesciare il mondo”. Poi però
dice: “Oserò turbare l’universo?” E
nel frattempo, in quel lungo lasso di
Fotografa Patrizia Burra
Modello Matteo Bagnasacco
tempo che inevitabilmente
trascorre, lui si rende conto che la
sua vita è oramai agli sgoccioli.
Quale frustrazione più grande di
questa? Il personaggio di Eliot ha
avuto paura, Prufrock sarebbe da
fotografare. Lui, il soggetto ideale
con una vita soltanto immaginata e
irrimediabilmente perduta.
La dissonanza è, per me,
l’immaginario che si arrende al
sogno. L’elemento che vive in un
concetto astratto, senza tempo e
senza pace.
una simbiosi che varca un confine.
Come trovi ispirazione per i tuoi
lavori? Raccontaci come nasce una
tua opera dal concept alla postproduzione.
Solitamente
improvviso.
L’ispirazione, nella maggioranza dei
casi, nasce dopo lo scatto. Le mie
storie nascono dalla persona non da
un concetto di base. Sono restia a
preparare in anticipo uno scenario.
Lo creo dopo, dopo che tutte le
emozioni e le sensazioni mi aprono
la strada verso un concetto. A
Come definiresti il confine tra questo punto posso raccontare una
fotografia e digital art?
storia.
La pura fotografia è la
rappresentazione della realtà, Quali schemi di illuminazione
mentre l’elaborazione avvicina il prediligi?
reale ad un concetto che stringe Ho usato sia luce continua che flash.
assieme sia l’immaginazione del Spesso creo una schema di
fotografo che la persona ritratta. È illuminazione mista e adoro la luce
RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 9/2016 - 11