che vogliono fare, senza tenere in minima
considerazione la mia opinione. In quei casi mi
indispettisco, perché la scelta di un fotografo è
importantissima per il cliente e snaturarci per noi è
frustrante. Peggio ancora sono quelli che ti presentano
lo stile di un altro fotografo che puntualmente non
c’entra nulla con il tuo, mettendoti in forte difficoltà.
Una bella storia si può costruire insieme, mettendo in
primo piano le necessità del cliente e l’estro del
fotografo, o a volte dei creativi che lavorano all’interno
della stessa azienda. Ma spesso, quello che vedo è
creatività zero e ricerche spasmodiche sul web.
Ho letto che una delle tue foto di cui sei più
orgogliosa è quella di una donna immersa in acqua col
sangue che scorre dalla bocca. Quali emozioni suscita
in te e come vorresti che venisse interpretata?
Se devo essere romantica ti rispondo così: “Quella è la
foto del mio cuore in frantumi”. Quella foto mi ha
insegnato tanto e continua a farlo tutt’oggi, a distanza
di anni. Quando la guardo vedo me stessa, tutto quello
che non riuscivo a dire, che mi teneva bloccate le mani
e le corde vocali. Ne sono orgogliosa perché è la piena
rappresentazione di ciò che ero, che in fondo sono
ancora (ma oggi molto in fondo). Vedi, quando fai una
cosa del genere, metti a nudo ogni lato di te, fai entrare
le persone che guardano, in luoghi in cui vorresti che
mai nessuno ne conoscesse l’esistenza. Per molti è
semplicemente “una crosta” come si dice per i quadri, e
va bene così, deve essere così. Io voglio che solo chi sa
vedere possa guardarla e capire quante lacrime ci sono
dentro. Forse proprio per questo è una foto molto
copiata, perché la gente che lo ha fatto non ha avuto
rispetto delle emozioni altrui. Magari hanno ricevuto
anche dei complimenti, ma se non hai emozioni, non dai
emozioni e prima o poi quelli che ti guardano se ne
accorgono.
Fotografa Manuela Kalì
Modella Rebecca Rocchi
Sbaglio o hai una preferenza per i toni freddi e le
atmosfere cupe, soprattutto nei tuoi progetti
personali? Perché?
Sí, come dicevo amo le atmosfere cupe. Le storie
malinconiche poi sono quelle che “avvicinano” le
persone sensibili: io lo sono, spesso troppo anche se
maschero bene, e non so spiegarti perché il mio modo
di pensare vada esattamente a toccare determinati
tasti e rappresenti quello specifico modo di essere.
Credo solo che la costruzione della vita di una persona
fino a un certo punto la porti a seguire una determinata
RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 7/2016 - 36