Rendez-vous en France 2016 | Page 27

A G E N D A I E V E N T I Con Laura Morante durante la serata "Parigi-Roma, 60 anni di amicizia" D a sempre cultura francese e cultura italiana si ammirano e si influenzano reciprocamente. Come vede le attuali relazioni fra i due Paesi? Certo, la fascinazione e la vicinanza di Francia e Italia non hanno uguali. E ogni giorno ne colgo nuovi esempi, come le celebrazioni del 60° anniversario del gemellaggio fra Parigi e Roma a fine gennaio, con i monumenti simbolo delle due città illuminati con i colori francesi e italiani. Ognuno dei due Paesi vive i momenti felici e tristi dell’altro come se fossero i propri: gli attentati di Parigi come se fossero accaduti a Roma e, da parte nostra, il cordoglio per la scomparsa di grandi personaggi come Ettore Scola e Umberto Eco. Le relazioni tra Francia e Italia sono attualmente in una fase molto attiva. All’ultimo summit franco-italiano di Venezia, François Hollande e Matteo Renzi si sono ritrovati d’accordo su tutti i temi, dalla crisi alla necessità di portare avanti una forte ambizione per l’Europa. Italia e Francia hanno una grande capacità di accogliere visitatori, di condividere la ricchezza del proprio patrimonio e l’arte di vivere. E la Francia è il Paese estero più visitato dagli Italiani. Quali sono a suo avviso i punti di forza e gli aspetti da migliorare? La clientela italiana ci è rimasta fedele nonostante la crisi! E noi vogliamo far leva su questi buoni risultati per agire in varie direzioni, in collaborazione con Atout France Italia: comunicare sulla Francia in occasione degli Europei 2016, sviluppare viaggi a tema, dal forte valore aggiunto, in settori I E U R O 2 0 1 6 I A L L O G G I I C O V E R S T O R Y Con gli chefs invitati all'evento Goût de France 2015 Ambasciata di Francia in Italia © Francesca Leonardi I come la cultura e l’enogastronomia. E l’offerta culturale molto ricca della Francia in fatto di eventi è oggi più che mai visibile con il “Grand Tour” (altro riferimento all’Italia!), programma delle principali manifestazioni culturali francesi. Qual è il r uolo della diplomazia turistica e culturale francese e il suo potenziale di sviluppo? Abbiamo in Italia una delle reti culturali più attive - forse la più attiva - ma vogliamo e possiamo fare di più e meglio. Innazitutto, puntare ancora di più sui giovani: sviluppare il nostro doppio sistema di baccalaureato, l’Esabac - corrispettivo della maturità italiana - per raggiungere circa 30.000 studenti italiani entro il 2018, e stringere legami più forti con i 10.000 studenti italiani che vengono ogni anno in Francia. La nostra stagione artistica, La Francia in scena, debutterà prossimamente con più di 100 eventi dedicati soprattutto a un pubblico giovane, in oltre 30 città italiane. La nostra diplomazia culturale è parte integrante della nostra diplomazia economica e turistica. Promuovere la cultura francese vuol dire promuovere anche le industrie culturali francesi e quanti ci lavorano. Dal 2012, il Ministero degli Affari Esteri ha sviluppato un approccio globale per promuovere più efficacemente la creatività e l’arte di vivere alla francese. Penso per esempio al design, che è una priorità comune dell’Ambasciata, dell’Istituto francese e di Business France: intendiamo valorizzare i nostri grandi nomi del design. L’operazione Goût de France/Good France è un grande successo. La gastronomia e l’enogastronomia sono fattori che uniscono ed elementi importanti della diplomazia economica francese in Italia? Sì, certo, perchè la gastronomia è strettamente legata al turismo e al settore agroalimentare (in cui l’Italia è il nostro 4° importatore). L’ambasciata è fortemente impegnata in questo senso, con l’operazione Goût de France il 21 marzo, ma anche tutto l’anno in collaborazione con Business France per la promozione dei prodotti francesi. Tengo molto a valorizzare gli scambi fra due grandi tradizioni gastronomiche, francese e italiana, e ho quindi deciso di avviare quest’anno il programma “Cucina Aperta”, nel quale apro le cucine di Palazzo Farnese a ristoratori che hanno partecipato a Goût de France. Infine, domanda d’obbligo: che cosa ama di Roma e dell’Italia? E della cucina francese e italiana? Il piacere di vivere in Italia è innanzitutto il piacere della vita quotidiana, prendere il caffè al bar, parlare con la gente... E naturalmente è l’arte, a ogni angolo. Difficile scegliere, tanto Roma è bella! Ma la zona che preferisco è quella attorno a Campo de' Fiori. Nel resto d’Italia, sono molto colpita da Lampedusa, dove sono stata più volte, per l’eccezionale spirito di accoglienza dei suoi abitanti, a cui il film Fuocoammare rende giustamene omaggio. Della cucina italiana, amo l’attenzione ai prodotti, alla loro freschezza. E devo ammettere che gli Italiani ci battono sulla pasta, che adoro, ma noi siamo senza dubbio i migliori nella pasticceria! M A G A Z I N E 25