Relazione Morale Relazione Morale 2016 | Page 17

17 apprezzato dagli utenti. Successivamente una parte del patrimonio della Biblioteca relativo esclusivamente alla storia dell’Umanitaria ed al suo operato (statuti, regolamenti, progetti, istituti, riviste, programmi di sala) è stata oggetto di un progetto di digitalizzazione cofinanziato dalla Regione Lombardia – Direzione Generale Istruzione Formazione e Cultura. La scelta di questo intervento è stata dettata da molteplici fattori: dall’importanza dell’azione sociale svolta da questa Istituzione, spesso all’avanguardia e riconosciuta anche a livello internazionale; dalla rarità di tale materiale, difficilmente reperibile nelle altre biblioteche lombarde e nazionali, o, per la maggior parte, posseduto esclusivamente dalla Biblioteca dell’Umanitaria; per lo stato di naturale deterioramento del materiale cartaceo in questione che, negli anni, ha costretto a ridurre la possibilità degli studiosi di consultare alcuni documenti (opuscoli, relazioni, riviste). Il progetto, denominato “Carta canta. Il patrimonio documentale della Società Umanitaria”, è stato materialmente effettuato dalla ditta ICAS 94 (specialista nel settore del trattamento dei documenti di pregio con le nuove tecnologie digitali in materia di gestione documentale - nel nostro caso uno scanner planetario Zeutschel 10000TT) e ciò ha permesso di digitalizzare circa 68.000 pagine, in formato tiff e pdf, per un totale di oltre 500 “oggetti” custoditi in Biblioteca, a partire dal 1893 fino al 1950. Tale materiale, che è stato successivamente ripartito in sei “collezioni” digitali (Storia, statuti e sedi - Cooperazione, lavoro, edilizia popolare - Emigrazione - Scuole e assistenza all’infanzia - Arte, musica, teatro e biblioteche popolari - Periodici e riviste) sarà presto consultabile nel portale della Biblioteca digitale della Regione Lombardia (www. lombardiabeniculturali.it). Il patrimonio dell’Archivio Storico consta di centinaia di pratiche, con migliaia di lettere, corrispondenze, saggi, planimetrie, articoli di giornali, che sono stati meticolosamente inventariati (tale opera è stata portata avanti dal gruppo di lavoro della CAeB-Cooperativa archivistica e bibliotecaria - sotto la supervisione di Paolo Pozzi) e infine confluiti nella pubblicazione di sei poderosi volumi. Una versione in pdf dei sei volumi è consultabile direttamente nel sito web dell’Ente per permettere agli studiosi fuori Milano di poter orientarsi nel mare magnum dei documenti qui conservati. Le pratiche, conservate con cura e suddivise per anno, argomento ed attività, sono raggruppate in tre archi temporali: 1893-1926; 1943-1961; 1962- 1986. Alla prima tranche temporale corrispondono 494 faldoni, alla seconda tranche 393 faldoni, alla terza 626 faldoni: in totale 1.513 faldoni, che documentano oltre un secolo di storia di una delle più importanti e significative istituzioni della storia d’Italia, attraverso le attività dell’Ufficio Agrario, dell’Ufficio del Lavoro, dell’Ufficio Emigrazione, della Scuola del Libro, delle Scuole professionali. A queste pratiche si aggiunge il cospicuo patrimonio della Fototeca, con circa 2.000 immagini relative specialmente alle attività di educazione e formazione prof essionale, intraprese nei decenni. Il patrimonio documentario, inoltre, negli anni è stato arricchito da altri preziosi fondi cartacei non prodotti dall’Ente, ma ivi pervenuti per acquisizione diretta o indiretta: essi costituiscono una documentazione prevalentemente privata di personaggi (Filippo Turati, Augusto Osimo, Carlo Porcellini, Emilio Caldara, Ugo Guido Mondolfo, Rinaldo Rigola), la cui attività si è svolta nell’ambito degli interessi dell’Umanitaria. Nel 2009 l’Ente è rientrato in possesso anche dell’archivio di Riccardo Bauer, ex presidente dell’ente. Nel 2004 l’Archivio Storico ha ottenuto dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia il riconoscimento che l’Archivio è di notevole interesse storico e pertanto è sottoposto alla disciplina del decreto legislativo 29 ottobre 1989, n. 490.