Consumi e distribuzione. Rapporto Coop 2014
All’estremo opposto i giovani singoli sperimentano un cedimento dei consumi falcidiati dalla caduta del reddito e dalla precarietà del lavoro: in dieci
anni la diminuzione è superiore al 3% (-26% in termini reali). La propensione
al consumo per gli under 35 è prossima al 100%: il reddito va a finanziare integralmente i consumi. Al contrario si riducono in maniera meno pronunciata
i consumi per le famiglie con due, tre o più figli e tengono quelle con un solo
figlio. La spiegazione è chiara: a concedersi la gioia di una famiglia numerosa
sono sempre in meno. I figli, soprattutto quando sono più di due, rappresentano un lusso che solo pochi benestanti possono concedersi: la ricchezza media
delle famiglie numerose è superiore a quelle delle coppie di anziani senza figli.
La prole, da emblema di una classe sociale che traeva dalle braccia e dal
lavoro il proprio sostentamento, diviene sinonimo di benessere (e di felicità): i
figli sono lo status symbol degli anni della crisi.
2.5 I nuovi stili di vita degli italiani
Dopo anni di crisi, gli italiani oggi sono alla ricerca di un nuovo equilibrio.
Tabella 2.5. Gli italiani risparmiano e pianificano di più
% rispondenti (individui>14 anni)
Fine 2010
Fine 2013
Sono un risparmiatore
72%
76%
Mi piace pianificare le cose, avere tutto sotto controllo
57%
64%
(Ho una vita tranquilla)
52%
55%
(Sono una persona insicura)
21%
31%
Fonte: Survey su Consumer Panel di Nielsen
Tale nuovo equilibrio che non ha carattere solo finanziario ma riguarda la
stessa vita quotidiana delle persone. In questo senso sono innanzitutto molto
netti i cambiamenti nell’impiego del tempo degli italiani. E, anche a causa delle
difficoltà del mercato del lavoro cresce il tempo libero, soprattutto quello trascorso in casa. Allo stesso modo appare significativa la contemporanea crescita
di vecchi e nuovi media. TV e internet assorbono oltre 3 ore di ciascun giorno
feriale degli italiani con una crescita di oltre 40 minuti rispetto ad appena 3
anni fa. Cresce, infatti, soprattutto la percezione di una diffusa insicurezza che
preoccupa ampie fasce della popolazione. Proprio tale insicurezza verso un
futuro incerto motiva poi una rinnovata attenzione al risparmio e alla attenta pianificazione della propria vita proprio per ritrovare maggiore tranquillità
nella propria vita di tutti i giorni.
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