Capitolo 2. Le famiglie italiane alla ricerca di un futuro possibile
In sintesi è cambiata la struttura della famiglia italiana: il numero medio di componenti è 2,4. I nuclei più numerosi tendono a concentrarsi nel
Mezzogiorno (la famiglia media è di 2,65 persone, contro i 2,26 di quella residente nelle Regioni del Nord Ovest) e nelle città di medie dimensioni (2,5
componenti nei Comuni con popolazione compresa tra 10 e 50 mila, a fronte
dei 2,19 delle grandi aree metropolitane oltre i 100 mila abitanti).
Tali elementi raccontano un’Italia che parla sempre più il linguaggio degli
anziani. Siamo il Paese con il più alto indice di vecchiaia al mondo: ogni 100
giovani con meno di 15 anni si contano 151,4 persone con più di 65 anni.
La famiglia “tradizionale” deve fare i conti con cambiamenti epocali negli
stili di vita. Cresce il numero delle famiglie con un solo componente (quasi il
30% del totale) e anche le coppie senza figli (un altro 20% del totale).
Il processo di modernizzazione delle relazioni familiari passa anche per una
forte riduzione del numero dei matrimoni. Infatti solo poco più della metà delle donne adulte è sposata. Si riduce anche la quota dei matrimoni celebrati con
rito religioso (57 su 100 in media nazionale, erano 80 negli anni ’90), benché
persistano tendenze divergenti sul territorio. Nel Mezzogiorno i matrimoni
civili coprono una percentuale non lontana dal 25%, mentre nelle Regioni settentrionali superano quelli religiosi (55%).
Tabella 2.1. Il matrimonio è sempre più civile
Numero matrimoni, distribuzio