Capitolo 6. Tecnologie e nuovi stili di acquisto cambiano la Gdo
a nuovi massimi storici, alle soglie del 30%: quasi un terzo delle vendite della
distribuzione moderna si regge su campagne promozionali e sconti.
Un elemento di novità è rappresentato da un rallentamento del fenomeno
del downgrading della spesa che, pur ancora di segno negativo, si dimezza per
intensità. In particolare la manovra di aggiustamento del mix di acquisti messa
in atto dalle famiglie per sterilizzare l’inflazione passa dai circa due punti sottratti al fatturato nel 2013 a circa un punto del 2014. Un fenomeno che sembra
suggerire una attenuazione di quei meccanismi di spasmodica attenzione al
prezzo e di infedeltà al punto vendita e alla marca che hanno guidato le scelte
di consumo negli anni recenti: un andamento peraltro coerente con la discesa
dell’inflazione e con l’assestamento del reddito disponibile reale delle famiglie.
L’altra faccia della stessa medaglia è il fatto che, pur nel debole recupero del
potere d’acquisto, il contributo del mix rimane comunque di segno negativo:
l’alimentare rimane pur sempre la “palestra” ove sperimentare nuove tecniche
di difesa del potere d’acquisto, magari a beneficio di altre dimensioni della
spesa e del consumo.
Tabella 6.29. Vendite della Gdo italiana
Var. % sul periodo corrispondente dell’anno precedente, Totale = LCC+Fresco a peso variabile+Non Food
Fatturato Totale
Distribuzione Moderna
di cui:
Ipermercati
Media 2012
Media 2013
genn-ott 2014
2015*
0,1
-0,3
-0,8
0,4
-0,3
-1,0
-1,2
-0,7
Supermercati
0,5
-0,7
0,5
-4,1
-8,0
-4,1
-2,2
Discount
5,8
8,7
2,3
1,8
Specialisti durg
1,7
4,6
3,8
2,5
LCC
0,5
-0,2
0,2
0,5
Fresco a peso variabile
0,3
-0,3
-2,0
1,5
non f