Rapporto Coop Consumi e Distribuzione Rapporto Coop 2014 | Page 88

88 RAPPORTO COOP 2014 > CONSUMI E DISTRIBUZIONE Nel corso della crisi il tasso di risparmio delle famiglie italiane si è ridotto drasticamente. Di fatto le famiglie italiane, che erano tradizionalmente caratterizzate da un tasso di risparmio elevato nel panorama internazionale, hanno progressivamente rinunciato a risparmiare per fare fronte alla crisi. Hanno cioè ridotto i consumi meno di quanto non si sia ridotto il reddito, al fine di limitare l’arretramento del tenore di vita. Non sorprende che ai primi segnali di recupero del reddito le famiglie cerchino di aumentare nuovamente il flusso di risparmio, visto anche che il valore della ricchezza accumulata si è ridotto. Comportamenti prudenziali possono derivare dal timore che la ripresa abbia respiro corto, non riuscendo ad intaccare le condizioni di fondo dell’economia. Per vedere una vera e propria ripresa dei consumi occorrerà che la fase ciclica più favorevole si protragga per alcuni trimestri e, soprattutto, che recuperi l’occupazione. Che gli italiani siano un popolo di risparmiatori è fatto storico: secondo una recente indagine Nielsen, 4 italiani su 10 destinerebbero al deposito il denaro disponibile che residua dopo aver soddisfatto i bisogni essenziali, più della spesa per una vacanza extra (31%) o l’acquisto RISPARMIO AL PRIMO POSTO Destinazione del denaro disponibile dopo aver soddisfatto i bisogni essenziali, 2014 41% 31% 27% 21% 14% Pagamento debiti/prestiti Intrattenimento fuori casa Nuovi abiti Vacanze Risparmio Fonte: Nielsen ITALIANI E FRANCESI I PIÙ PROPENSI AL RISPARMIO Destinazione al risparmio del denaro disponibile dopo aver soddisfatto i bisogni essenziali, 2014 43% 41% 34% 39% 37% 25% Europa Fonte: Nielsen Francia Italia Spagna Regno Unito Germania