70 RAPPORTO COOP 2014 > CONSUMI E DISTRIBUZIONE
GIOVANI
Che l’Italia non sia un Paese per giovani è risaputo. La crisi, che proprio alle giovani generazioni ha presentato il conto più salato,
ha contribuito a peggiorarne gradualmente le
condizioni di vita.
Cosa si può dire dei giovani italiani rispetto ai
loro coetanei che vivono negli altri Paesi europei?
Per prima cosa che sono pochi, il 15,4% della
popolazione, contro il 17,9% della media europea. In secondo battuta che il giovane italiano
tende a posticipare il distacco dalla famiglia di
origine: 4 su 5 vivono ancora a casa con mamma e papà (solo 1 su 2 in Francia e nel Regno
Unito, Paesi dove l’emancipazione viene vissuta come un valore). Ciò che contribuisce a
ritardare il raggiungimento dell’indipendenza
ha a che vedere con le difficoltà di accesso al
mondo del lavoro: guardando al tasso di disoccupazione giovanile, l’Italia è insieme alla
Spagna la “maglia nera” del gruppo dei Paesi
dell’Unione. La situazione non migliora prendendo in esame alcuni indicatori relativi all’istruzione: solo un giovane su 10 arriva a conseguire la laurea (1 su 4 in Francia e nel Regno
Unito) ed è elevata la quota di giovani che abbandona prematuramente gli studi.