37 RAPPORTO COOP 2014 > CONSUMI E DISTRIBUZIONE
Il 2013 è stato il sesto anno consecutivo di
contrazione del potere d’acquisto delle famiglie italiane. La flessione è stata comunque
decisamente meno accentuata rispetto agli
anni precedenti. Inoltre il risultato medio riflette una fase di contrazione nella prima parte
dell’anno seguita da primi segnali di stabilizzazione nella seconda. Nel 2014 il potere d’acquisto dovrebbe registrare la prima variazione di segno positivo, interrompendo un lungo
periodo di crisi.
In termini reali, il reddito pro capite è di 2.000
euro al di sotto del livello del 2007. Se non ci
fosse stata la crisi, e il potere d’acquisto delle
famiglie italiane fosse cresciuto ai ritmi della
prima parte degli anni duemila, oggi gli italiani
avrebbero un reddito superiore mediamente
di 2.700 euro a testa.
Poiché per diversi anni si sono cumulate riduzioni dell’occupazione e contrazioni dei salari
reali ne consegue anche che il peso dei redditi da lavoro nella struttura dei redditi familiari si è pesantemente ridotto. Non hanno fatto
molto meglio i redditi degli autonomi e quelli
da capitale. La componente più stabile è stata
quella dei redditi da pensione, che quindi sono cresciuti in termini di incidenza sui redditi
complessivi.
DAL REDDITO AL REDDITO DISPONIBILE, DAL REDDITO DISPONIBILE
AI CONSUMI
Composizione % nel 2014
Consumi
13%
Imposte correnti
61%
16%
71%
reddito
disponibile
Consumi
Risparmi
10%
Risparmi
Fonte: REF Ricerche su dati Istat
Contributi sociali