170 RAPPORTO COOP 2014 > CONSUMI E DISTRIBUZIONE
Biologico ma non solo: gli italiani si scoprono fruitori dei consumi alimentari etici.
Anche la spesa al supermercato può quindi diventare l’occasione per
sostenere giuste cause: qualità e sapore si scontrano tuttavia con prezzi
più elevati e scarso adeguamento dell’offerta.
Negli ultimi anni il consumatore italiano ha radicalmente cambiato le
sue preferenze. Oggi il responsabile degli acquisti del nucleo familiare
è certamente più sensibile a cogliere le opportunità di risparmio per rispettare vincoli di bilancio più stringenti, ma è anche più consapevole e
presta attenzione alla reputazione dell’azienda produttiva e alle caratteristiche del ciclo produttivo: pressochè la totalità degli italiani (97%)
dichiara di prestarvi attenzione.
Peraltro, le tendenze recenti mostrano come il commercio equo e solidale stia progressivamente crescendo. L’attenzione nei confronti delle
condizioni sociali di produttori e lavoratori, l’assenza di intermediazione, la preferenza per prodotti che si caratterizzano per una equilibrata
distribuzione del valore si stanno facendo largo nelle preferenze delle
famiglie: insieme al risparmio, nel carrello trova posto anche l’etica.
Due italiani su tre dichiarano di conoscere i prodotti etici, circa la metà li
considera affidabili. I consumatori li apprezzano perché naturali/biologici, innovativi rispetto all’offerta dei produttori tradizionali e anche per
il sostegno a quella che considerano una giusta causa.
Prezzi elevati (38%) e scarsa reperibilità (37%) rappresentano le principali
barriere all’acquisto.