Rapporto Coop Consumi e Distribuzione Rapporto Coop 2014 | Page 7

7 RAPPORTO COOP 2014 > CONSUMI E DISTRIBUZIONE limiti derivanti dalle condizioni depresse della nostra domanda interna. Di fatto, quindi, mentre consumi e investimenti cadevano, l’unico fattore di stabilizzazione dell’economia è stato rappresentato dalla domanda estera. Il crollo delle importazioni ha guidato il miglioramento dei conti con l’estero dell’Italia. Anche nel confronto con altre economie europee il surplus dei conti con l’estero dell’Italia è di dimensioni significative. La possibilità di un andamento ancora favorevole delle esportazioni italiane è soggetta però a non pochi rischi. Nel corso degli ultimi due anni diversi Paesi emergenti sono stati colpiti da una fuga di capitali con conseguente deprezzamento dei tassi di cambio. Molti dei capitali usciti da queste economie si sono diretti verso i Paesi della periferia europea, attratti dalle garanzie offerte dall’impegno della Bce. Tali afflussi hanno favorito la discesa dello spread dei Paesi periferici e il recupero delle Borse europee, ma hanno anche comportato un rafforzamento del cambio dell’euro. Fra i fattori che sostengono l’euro vi è anche il formidabile avanzo dei conti con l’estero della Germania. Cambio forte e crisi dei Paesi emergenti ridimensionano le chances di recupero dell’export. La crisi delle valute dei ANCHE NEL 2014 SURPLUS RECORD PER LA GERMANIA Saldo delle partite correnti in % del Pil 7,9 1,6 Germania 1,4 Spagna Italia -1,6 Francia Fonte: REF Ricerche su dati Commissione europea e Ocse ALL'INIZIO DEGLI ANNI DUEMILA LA CINA ESPORTAVA QUANTO L'ITALIA Quota di mercato delle esportazioni in % del commercio mondiale ITALIA CINA 3,9 4,4 2001 2001 2,6 12,5 2014 2014 Fonte: REF Ricerche su dati Imf Paesi emergenti rischia, infatti, di determinare nei prossimi anni una nuova fase di aumento delle quote di mercato di queste economie, il cui peso nel commercio mondiale è cresciuto in misura significativa.