Raceday News 2014-2015 | Page 4

TANTE GARE E TANTE AVVENTURE Giuseppe “Pucci” Grossi e Alessandro Pavesi, un equipaggio collaudato, settanta gare insieme, tante avventure e tanti successi, ora si raccontano per noi. L’esordio nei rally qual è stato? AP: “Il mio primo rally è del 1976, il Rally Team ‘ 971 a Chieri , vicino a Torino. Ero navigatore su una Lancia Fulvia 1600 Gruppo 3. Risultato? Una bella uscita di strada! “ GG: “Ho iniziato con una Simca Rally 2 nel 1979, era una specie di Rally a Santarcangelo di Romagna, pensa che le tute erano quelle da lavoro con scritto sulla schiena PIL e NAV!” Com’è nata la passione per i rally? AP: “Seguendo in assistenza alcuni amici che negli anni ‘70 correvano con vetture che mi sembravano inavvicinabili, quali 124 Spider, Alfetta Gtv, che auto!” GG: “Seguendo le gare in motorino, che poi è diventata moto da regolarità, per andare a vedere i rally nella zona di San Marino, e anche il Sanremo, successivamente come appassionato seguendo Graziano Muccioli e Walter Meloni.” La decisione di partecipare al Challenge Raceday com’è nata? AP-GG: “Il Challenge ci permette di conciliare i fondi sterrati, che amiamo, lavoro, tempo libero, costi, famiglie e.. fidanzate! “ Quante edizioni avete disputato? GG-AP: “Qualche gara tra il 2011 e il 2012, poi tutta la stagione 2013/2014 con la bellissima Mitsubishi Lancer R4 di Daniele e Fabrizio Bianchi, ai quali siamo legati da una sincera amicizia. Un secondo posto assoluto nel Challenge ci ha dato un’enorme soddisfa- Luca Manera e Thomas Moser - Seat Ibiza A7 zione”. Quali gare vi piacciono di più? GG-AP: “Nel Challenge Raceday tutte le gare sono tecnicamente impegnative e hanno caratteristiche organizzative di ottimo livello, se aggiungiamo anche la bellezza dei luoghi, sicuramente la Liburna a Volterra è la più’ coinvolgente”. Correte insieme da parecchi anni, com’è il vostro rapporto? AP: “Giuseppe è il mio miglior amico sulla “Terra”! Ho passato più’ tempo con lui che con tutte le persone che ho frequentato nella mia esistenza. Lo apprezzo soprattutto per il suo approccio alla vita, per la sua tenacia in gara, così come nelle cose semplici di tutti i giorni”. GG: “Alessandro come me è un grande appassionato, ci lega una profonda amicizia e stima reciproca. E’ una persona speciale, molto colta e interessante. Quando sale in auto entra subito in una mentalità competitiva, con lui mi trovo in sintonia perfetta.” Volete raccontarci qualche avvenimento successo in gara, divertente o meno, che vi ha particolarmente colpiti o divertiti? AP: “Dopo settanta gare disputate insieme, gli episodi da raccontare sono infiniti! Tra i tanti, la grande emozione di Pucci all’arrivo della vittoriosa Liburna Terra 2006 dopo aver rimontato sotto il diluvio 40 secondi a Papadimitriou nell’ultimo giro di prove. Oppure la frase di un commissario alla fine di una speciale al Rally di Corleone nel Trofeo Terra del 2006. Disputando una PS evitiamo di qualche centimetro due mucche enormi, uno spavento incredibile. Arriviamo a fine prova, scendiamo dall’auto quasi urlando, si avvicina un commissario e mi chiede perché sto gridando, gli spiego quanto successo e mi chiede ‘Mucche? Ma le hai centrate? ‘ Rispondo di no che siamo riusciti ad evitarle per un pelo, la sua risposta è stata ‘E allora cosa vuoi?’ con termini decisamente più coloriti, diciamo! Siamo risaliti in macchina senza riuscire a più a parlare…” GG: “Rally Cagliari Miniere del 2005, auto una Peugeot 206 della Racing Lions. Finita l’ultima speciale, Fabrizio Fabbri ci chiama facendoci credere che, nonostante una furiosa rimonta dovuta a una foratura, avevamo perso la gara per un secondo! Doccia fredda, a quel punto, ridendo, ci dice che era uno scherzo e avevamo vinto di pochi secondi. Dopo 200 metri mi sono fermato e al buio ho pianto come un matto abbracciando Alessandro. Ma ricordo con entusiasmo anche la prima vittoria al San Crispino nel 2002, a casa di Navarra, la prima di una serie di vittorie con la Ford Focus”. C’è qualche cosa che vorreste venisse aggiunta o modificata in questo Challenge? GG: “Da uomo di Federazione, voglio lanciare un’idea che ho in testa da tempo. Entro il prossimo giugno, vorrei definire, insieme a tutti quelli che organizzano gare su Terra, si chiamino Ronde, Rally Day, Nazionali o CIR, un progetto per rilanciare le gare su Terra. Si potrebbe ipotizzare che qualche Ronde o Rally Day possano anche avere validità per il TRT 2016 con differenti coefficienti. Ovviamente il Raceday deve continuare per la sua strada, che mi pare stia dando grandi soddisfazioni ad Alberto Pirelli e a tutto il suo staff”. AP: “Suggerisco di abolire i gironi”.