Storie di grande passione. Piloti dei quali si parla meno, ma che sono importanti
per il Challenge Raceday, per le gare che ne fanno parte e per i rally
Taddei – Comunello (Citren Xsara WRC)
Alessandro Taddei
Pilota a tutto tondo
Alessandro è trentino, sempre sorridente,
anche nei momenti difficili, e sempre disponibile a fare due chiacchiere.
- Quando hai iniziato a correre e come è nata
la passione per i rally?
“La passione per i rally è nata nel lontano
1995 seguendo il Rally San Martino di Castrozza. Guardando una prova speciale che
passava proprio sotto casa mia, mi sono chiesto se anch’io sarei stato in grado di correre
come loro. Due mesi dopo mi sono iscritto
alla gara in salita Trento-Bondone con una
Opel Kadett Gruppo N 2000. Mi sono fatto
prestare tutto: scarpe, guanti, casco, tuta.
Pensa che mi prendevano tutti quelli dietro.
Su tutti i tornanti tiravo il freno a mano, per
cui pubblico in visibilio, ma tempi altissimi, ovviamente!”
- Che tipo di gare e di fondi preferisci?
“Negli anni ho provato un po’ di tutto. Gare in
salita, rally su asfalto e su terra, gare in pista.
Alla fine devo dire che i rally su sterrato sono
quelli che mi danno maggiore soddisfazione
personale e dove mi diverto di più”.
- Come mai hai deciso di iscriverti al Challenge Raceday?
“Mi piace correre sulla terra, mi piace correre
con le WRC, quindi Raceday è perfetto. E’ uno
dei pochi campionati che ha un regolamento
che da opportunità a tutti i partecipanti e, soprattutto, è portato avanti da un gruppo di persone, come ad esempio Alberto Pirelli, che ti
invoglia a parteciparvi.
- Qualche avvenimento particolare che desideri raccontare?
“Una volta ad un Rally San Martino di Castrozza, ho attaccato un grande adesivo sul
posteriore della vettura da gara che prendeva
in giro il mio amico e avversario che partiva
subito dietro di me. L’adesivo diceva “Vieni a
prendermi se ne sei capace”. In una prova ne
ho fatte di tutti i colori, lui mi ha raggiunto e
anche sorpassato! Da allora non ho mai più
messo nessun adesivo di quel tipo sulla mia
auto”.
- Quante gare hai disputato sino ad ora e
quali ti hanno dato maggiori soddisfazioni?
“Non le ho mai contate in effetti. Però considerando che disputo 4 o 5 gare ogni anno e
che corro da vent’anni, saranno diventate
tante ora. Sembrerà strano, ma dopo le vittorie assolute che ho ottenuto, e che ovvia-
mente sono una grande soddisfazione, le
gare che mi hanno dato grandi emozioni sono
quelle all’estero. Forse per la difficoltà e il
fatto che sono sempre un’avventura, mi lasciano un ricordo indelebile, anche se non
vinco”.
- Quali sono le gare del Challenge Raceday
che ti piacciono di più?
“Tutte. Se ne devo scegliere una direi la Liburna Ronde Terra a Volterra. La PS è molto
bella e inoltre la gara si disputa in primavera
con un clima più favorevole che riesce a far
apprezzare di più anche tutto il bellissimo contorno. Inoltre correre è prendermi una piccola
vacanza e staccare dal lavoro”.
- I tuoi navigatori?
“Ho quasi sempre corso con Andrea Gaspari.
Ci siamo conosciuti tramite amici comuni,
come Diego Gonzo della Clacson Motorsport.
La nostra è un’amicizia prestata ai rally. Per
noi correre è prendersi una vacanza di qualche giorno per svagarsi, divertirsi e fare qualche cosa di diverso dal solito. Fino a quando
ci sarà tutto questo continueremo a correre…e spero che sia per molto tempo ancora!”.
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