Pubblicazioni e documenti Libri per bambini da zero a sei anni. Come e quali | Page 6

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Un popolo che non legge, essendo meno informato, ha maggiori difficoltà a competere con gli altri popoli. Basta guardare la storia: quando dopo il Mille ripresero gli scambi commerciali ci fu bisogno di istituire addirittura le università.
Quello che dice la scienza
Ora c’ è un problema, purtroppo leggere non è un fatto naturale. Ce lo dice la scienza. La scienza però ci dice anche che il nostro cervello è straordinariamente plastico e, come scrive la neuroscienziata americana Maryanne Wolf, « la lettura può essere appresa grazie all’ innata plasticità del nostro cervello, appena una persona impara a leggere il suo cervello cambia per sempre, sia fisiologicamente sia intellettualmente ». È meglio, aggiungiamo noi, se si impara a leggere bene, se si impara non solo a decifrare un testo ma anche a comprenderlo a fondo e a provare il piacere che la lettura può suscitare. Sono queste le basi per diventare lettori per tutta la vita.
Viene da chiedersi se e come si trasforma il cervello delle generazioni nate nell’ era digitale e se i meccanismi di strutturazione degli apprendimenti e dei saperi saranno gli stessi in presenza di stimoli e informazioni che viaggiano a velocità superiori a quella della parola letta. Per queste domande la scienza non ha ancora risposte certe, sembra tuttavia, dai primi studi, che chi ha imparato a leggere e a scrivere bene saprà destreggiarsi con maggiore equilibrio anche con le nuove tecnologie. Insomma l’ educazione ha una grande importanza nella formazione della persona, perché dà forma