Pubblicazioni e documenti Il borgo sull'alta riva: Castrum Ripaltae Siccae. | Page 62

parla di Rivolta, in quel documento che qui riportiamo e che fa parte attualmente degli Acta Cremonae esistenti a Leningrado. A pag. 229 della pubblicazione intitolata "INSTITUT ISTORII - AKTJI KREMONJI – X-XIII Vekov - V Sobranii Akademii Nauk - SSS R -Podgotovil k izdaniio - S.A. ANNINSKIIA - Moskva -1937 - Leningrad", sotto il n. 101, troviamo: "Sicardus, episcopus Cremonae 'ad vitandam im- portunitatem precum' numerum clericorum in ecclesia plebis Arsiagi statuit. In camera picta palatii episcopii Cremonensis. 1206. Iun. l9. Apographum eiusdem temporis. I8.1. cm x 59.2 cm . CDC. 209. n° 56 (regest.). (Ex autogr. archivii episc. Cremon.). SN Anno domini millesimo ducentesimo nostri Ihesu Xpisti sexto (sic), indictione nona, presentibus testibus infrascriptis, quorum nomina inferius leguntur, die lune duodecimo exeunte mense iunii. Dominus Sycardus, dei gratia Cremonensis episco- pus, volens providere utilitati plebis et plebatus de Arciaco, ad vitandam importunitatem precum statuit et ordinavit, consensu domini Federici archidiaconi et domini Petri archipresbiteri et magistri Prepositi cantoris et presbiterorum Ambrosii, Petri et Girardi et Homoboni diaconi et Alberti Ursonis et magistri Nigri de Oldoinis et Zanonus de Bella et Ugonis de Comitibus, fratrum sancte Marie, maioris ecclesie civitatis Cremonensis, necnon domini Bertrammi, plebis de Arciaco prepositi, quod in plebe de Arcia- co sint tantum sex fratres et non plures et unus custos; de quibus unus debet esse prepositus et duo quorum debent esse sacerdotes et de reliquis unus diaconus et alius subdiaconus ad minus; in ecclesia sancti Vincentii de Azano unus presbiter et unus cle- ricus tantum. Et in ecclesia sancte Marie di Caxerato sint tantum quattuor fratres et non plures. Et quod in ecclesia sancti Gregorii de Caxerato sit frater unus tantum. Et quod in ecclesia sancti Çenonis de Caxano sint tantum duo fratres. Et in ecclesia sancti Donisii eius loci unus frater tantum. Et quod in ecclesia de Paratino sint duo fratres tantum. Et quod in eccle- sia sancti Petri de Agnatello sint duo fratres tantum. Et in ecclesia sancti Victoris eiusdem loci sint tantum duo fratres. Et in ecclesia sancte Marie similiter de Agnatello sit tantum presbiter unus. Et quod in ecclesia sancti Laurentii de Azano sint tres fratres tantum. Et in ecclesiis sanctorum Petri et Georii simul iunctis de Caluinçano sint duo fratres tantum. Et quod in ecclesiis sanctorum Nazarii et Michaelis simul iunctis in curte Watheri sit frater unus tantum. Et hoc statuit et ordinavit prefatus dominus episcopus Sycardus salva et reservata sibi et successori- "Sicardo, Vescovo di Cremona, ‘per evitare inop- portunità di preci' stabilisce il numero dei chierici nella chiesa della pieve di Arzago. Nella camera dipinta del palazzo dell'episcopio Cremonese. 1206, 19 Giugno. Apografo del medesimo tempo. SN Nell'anno del Signore nostro Gesù Cristo 1206, indizione nona, presenti i testi infrascritti, i cui nomi si leggono più avanti, in lunedì, giorno dodi- cesimo che precede la fine di giugno (=19 giugno). Il signore Sicardo, per grazia di Dio Vescovo di Cremona, volendo provvedere all'utilità della pieve e del plebanato di Arzago, per evitare inopportunità di preci stabilì e ordinò - col consenso dell'arcidia- cono signor Federico e dell'arciprete signor Pietro e del maestro Preposto cantore e dei preti Ambrogio, Pietro e Girardo e del diacono Omobono e di Alberto Ursone e del maestro Negro Oldoini e Zanone di Bella e di Ugone de Conti, fratelli di Santa Maria, chiesa maggiore della città Cremone- se, nonché del signor Bertrammo, preposto della pieve di Arzago - che nella pieve di Arzago ci stiano solo sei fratelli e non di più e un solo custo- de; dei quali uno deve essere il proposito e due di essi devono essere sacerdoti e dei restanti uno un diacono e l'altro un suddiacono almeno; nella chiesa di San Vincenzo di Azzano un prete e un chierico soltanto. E nella chiesa di Santa Maria di Casirate ci siano soltanto quattro fratelli e non di più. E che nella chiesa di San Gregorio di Casirate ci sia un fratello soltanto. E nella chiesa di San Zenone di Cassano ci siano solo due fratelli. E nella chiesa di San Dionigi di quella località un fratello soltanto. E nella chiesa del Paladino ci siano solo due fratelli. E che nella chiesa di San Pietro di Agnadello ci siano due fratelli soltanto. E nella chiesa di San Vittore del medesimo luogo ci siano solo due fratelli. E che nella chiesa di Santa Maria similmente di Agnadello vi sia soltanto un unico prete. E che nella chiesa di San Lorenzo di Azzano ci siano soltanto tre fratelli. E che nelle chiese dei Santi Pietro e Giorgio insieme congiunte di Cal- venzano vi siano soltanto due fratelli. E che nelle chiese dei Santi Nazario e Michele insieme con- giunte nella corte Wateri (o Villeri) vi sia un fratel- lo soltanto. E ciò stabilì e ordinò il prefato signore Vescovo Sicardo, salva e riservata a sé e ai suoi successori l'autorità di aggiungere, diminuire e mutare in tutto o in parte. Ciò è stato fatto