minato dalla prematura morte della madre( Nost Milan, Strozzin!, Gibigianna, Egoista, Lorenzo e il suo avvocato). Questo tratto, che ha un’ evidente origine autobiografica( Bertolazzi perse la madre all’ età di un anno), è un elemento costitutivo della personalità dei protagonisti e dunque del plot, perché i protagonisti aspirano in futuro a ottenere l’ amore non ricevuto e non dato in passato.
L’ ideale della famiglia fondata sull’ amore è poi anche il risultato opposto a quello desiderato dall’ e- ducazione ricevuta in famiglia che:
• rappresenta ai figli l’ amore tra i genitori come un patto sottoscritto e rispettato sempre felicemente per la gestione ottimale di una microsocietà fondata sull’ interesse economico e sulla rispettabilità sociale;
• intende l’ amore filiale come devozione eterna( soprattutto nei confronti del padre, indiscusso e indiscutibile capo di famiglia) che non prevede l’ autonomia dei figli nemmeno quando raggiungono l’ età adulta( da piccole, le figlie vengono talvolta messe in collegio).
In tali famiglie, si possono concedere ai figli molte o tutte le cose che hanno un prezzo accessibile, ma non certo di andare dove li porterebbe il cuore. Chiarissime alcune battute dell’ Amigo de tuti:
Palameo [ parlando del matrimonio della figlia ]: Se el pretendente el xe el sior Gustavo, alora xe un altro per de maneghe.... anzi, dirò adiritura ch’ el toso nol me dispiase...
Alessandro: E a so fia? Palameo: Mia fia? Cossa gh’ entra mia fia? Alessandro( dolce): Oh Dio! se trataria del maridarla ela... Palameo: E dunque? chi son mi? contento mi, no basta?
Questo modello induce i figli a idealizzare l’ amato, ad attribuirgli valori‘ puri’, e pertanto a vagheggiare un modello familiare diverso.
La combinazione del rifiuto del modello familiare di provenienza con l’ ambizione a realizzare il modello‘ puro’ con l’ amato è il meccanismo che scatena il dramma bertolazziano della perdita brutale dell’ innocenza. Infatti, entrambi i modelli, sottoposti al test di verità, cioè alla resistenza ai fatti della vita, rivelano i segreti inconfessabili, fino a quel momento coperti dalla menzogna, di almeno uno dei personaggi in gioco: traffici illeciti del padre( l’ usura di Strozzin! e di Ombre del cuore), infedeltà di un genitore( Strozzin! e Ombre del cuore in cui il figlio è un bastardo e il padre abbandona la famiglia per una cocotte), raggiro di un fratello( Sciori, Egoista), relazioni scandalose( aborto: Sciori), infedeltà dell’ amato, certa( Lulù) o sospettata( Gibigianna).
L’ agnizione distrugge non solo le relazioni ma, e questo è il punto bertolazziano, schianta la personalità stessa dei protagonisti, perché, rivelando l’ insussistenza dei loro valori, prospetta un avvenire paurosamente vuoto di un quale che sia significato. Rimedi a tale disperazione sono il suicidio( Maria di Strozzin!), l’ omicidio dell’ amata( Mario di Lulù) o l’ accettazione del destin baloss, cioè di un destino di infelicità senza desideri, come direbbe Peter Handke: è il caso Elena( Egoista), Lena( Matrimonio della Lena), Maurizio( Ombre del cuore) e di Riccardo( Sciori), che non è un ventenne, ma è ingenuo come se lo fosse. Qualche esemplificazione.
Maria( Strozzin!) si uccide non perché Enrico l’ abbandona, ma perché a) ha scoperto che suo padre è uno strozzino; b) suo padre è lo strozzino che ha
DESTIN BALOSS! CARLO BERTOLAZZI A CENTO ANNI DALLA MORTE 17