Programmi di Sala Coin du Roi Programma Dittico Pergolesi | Page 43

Pergolesi, storia di un genio frainteso Elena Percivaldi * Per molti il primo impatto con le musiche di Giovanni Battista Pergolesi sarà stato in una delle sequenze iniziali del film Amadeus. Essere ricordato per la colonna sonora di film e spot è un destino sicuramente inclemente per un compositore che nel Settecento era celebre non solo a Napoli (dove visse e operò) e a Roma (dove lavorò poco lasciando però una traccia indelebile), ma anche in tutta Europa. Divenne universalmente famoso una sera del 1752 a Parigi. Andava in scena l'ampollosa Acis et Galatée di Jean-Baptiste Lully, intervallata dal fresco intermezzo La serva padrona, che il Pergolesi aveva scritto vent'anni prima: lasciando da parte i miti, raccontava per una volta e scherzosamente la burla di una popolana ai danni di un signore. La platea si spaccò. Ai critici presenti, in gran parte afferenti il gruppo illuminista degli Enciclopedisti, non parve vero di veder finalmente “spazzato via”, anche se sulla scena, il “vecchio regime” estetico musicale. La lunga disputa – che sarebbe passata alla storia come la Querelle des bouffons – avrebbe visto intellettuali come Rousseau, Grimm e Diderot sostenere le ragioni del nuovo stile “italiano” contro la “gerontocrazia” capeggiata dallo stesso Lully e da Rameau, difesa invece a spada tratta da un'aristocrazia conservatrice e sciovinista ormai però sull'orlo del baratro. * storica medievista e critico musicale 41