Programmi di Sala Coin du Roi Programma Dittico Pergolesi | Page 25

Intermezzo primo Scena unica Livietta da contadino francese, con una Villanella, sua amica, abbigliata di gioie e catene false, poi Tracollo da pellegrina polacca e Facenda, suo servitore, da vecchio mendicante. Livietta, Fulvia Livietta: Vi sto ben? Vi comparisco? che ti par? Sembro giusto un amorino, trasformato in contadino, non è ver? Eh, lo credo, non giurar. Livietta: Ma lasciamo li scherzi. Fulvia mia, oggi di qua deve passar quel ladro, che in abito da donna alla polacca, si fa chiamar Baldracca; quel, che rubando il mio german, tentò torgli la vita. Or io, perché non mi ravvisi, da contadin vestita, fingo sesso e favella, e tu finger ti déi la mia sorella. Con queste gioie e queste finte catene d'oro, sarai l'esca per prenderlo all'agguato. Già gl'amici son pronti al cenno mio. Ma se non erro, veggo il furbo venire verso di noi. Fingiamo di dormire. (siedono ad un poggiolo e fingono dormire) Tracollo, Facenda Tracollo: A una povera polacca, a Baldracca, buona gente (questo dorme e non ci sente), fate un po' la carità. Tracollo: Dormono, a sonno pieno; meglio è per noi. Mira costei di quante catene d'oro adorno ha il collo e 'l seno. Oh che bella fortuna! Vedi, vedi, se puoi sciorne qualch'una. Eh, Facenda? Bel bello, accostati pian piano e 'l cappio stacca. (Facenda scioglie una catena, Livietta si move, esso si ritira, e Tracollo grida) Tracollo: A una povera polacca fate un po' la carità. Sciocco, bestia, poltron, giacché fuggisti, t'avessi via portata la catena già sciolta. Tornaci un'altra volta. (Facenda fa segno di no) No? Pesce da fiumara, io v'andrò adesso, e tu a rubare impara. Con qual destrezza gliela porto via, osserva un po'. (la contadina starnuta) Salute a ussignoria. A Baldracca, buona gente, fate un po' la carità. 23