Portfolio 2018 | Page 38

GIOVEDÌ 3 MAGGIO 2018 VITA & ARTI | 35 | Eco di Biella L’INCONTRO Con Biella Trad, domani Al “FestivaLungo” storie dell’Alta Valle del Cervo Il “Fe s t iva L u n g o ” di Palazzo La Marmora ospi- ta i “Venerdì Sonori” dell’associazione Biella Trad. E nello specifico “Memorie di comunità biellesi. I racconti dell'Alta Valle del Cervo” di Gianni Valz Blin (in foto). Appuntamento doma- ni, venerdì 4 maggio, alle ore 21, nella dimora storica del Piazzo, al civico 19. Gianni Valz Blin, fondatore e presidente per ol- tre vent’anni della Casa Museo dell’Alta Valle del Cervo, della quale ora ricopre l’incarico di presidente onorario, racconterà alcune vicende storiche, in parte dimenticate o inedite, che nel corso di un millennio (dall’Alto Medioevo allo sciopero degli scalpellini biellesi del 1912-13, du- rato 274 giorni) hanno fornito stimoli e occasioni di sviluppo sociale e culturale alla collettività di questo territorio alpino. Focus sulla secolare emigrazione maschile, sul ruolo fondamentale esercitato dalle donne valligiane nella crescita delle famiglie, della società e delle istituzioni lo- cali, sull’elevato e diffuso livello di istruzione conseguente alla costituzione negli anni ’60 del- l’Ottocento di ben due scuole professionali a in- dirizzo edile e, infine, l'avvio nel periodo napo- leonico della grandi imprese di costruzione. RIEVOCAZIONE ED EVENTO A Masserano tra cortigiani e “paggetti” S arà un passaggio di testimo- ne fatto di pizzi e merletti, quello che si sta preparando al Palazzo dei Principi di Masse- rano. Perché i cortigiani del Set- tecento che, il giorno della Libe- razione ovvero lo scorso 25 aprile, hanno accolto e scortato i visitatori alla scoperta di delizie dell’epoca e sontuose sale della dimora storica dei Ferrero Fieschi, per la prossima iniziativa, curata dal Polo Museale Masseranese, saranno “sostituiti” da inedite guide. Guide che, per restare in tema di rievocazione, molto somiglieranno a dei “pag - ge t t i ”, data la loro tenera età. Masserano affina, infatti, quella che sarà la sua proposta cultu- rale in occasione della terza edi- zione della “Festa dei Musei”, manifestazione che coinvolgerà l’intera rete museale nazionale i prossimi 19 e 20 maggio. E lo fa con l’aiuto degli alunni della sua scuola elementare. Al “Ventaglio d’A r ge n t o ”, gruppo storico torinese nato nel la cioccolata come gustoso in- grediente di alcune ricette avan- guardistiche per l’epoca, come le carote stufate al fior di cacao. Il Palazzo dei Principi propone, tra gli spazi aperti alle visite, an- che la Sala di Eolo, oggi adibita a ufficio del sindaco, la vicina Sa- la di Plutone e Proserpina e il cammeo della Sala delle Alle- gorie, angolo mignon così chia- mato per la raffigurazione sulla sua volta delle allegorie dei cin- que sensi. I FIGURANTI del gruppo “Ventaglio d’A rg e nto” presenti lo scorso 25 aprile “La Festa dei Musei” r i p r o- porrà tutto questo, grazie all’i m- pegno del Polo Museale Mas- seranese e degli alunni delle ele- mentari del posto, nelle vesti di ciceroni appositamente forma- ti. Il 19 maggio, San Teonesto diverrà cornice per la mostra di opere da loro firmate. Il 20, in- vece, visite guidate del Palazzo al seguito degli speciali “p a g- gi”. l Giovanna Boglietti SERATA CAI Stasera Cavalli racconta la vetta “Festa dei Musei”: Palazzo Principi “a d o t t a” co m e guide gli alunni delle elementari 2000, è stato affidato dal Polo Museale Masseranese - diretto da Stefano Cavaliere - il compito di dedicare la giornata della Li- berazione alla trasmissione del- la cultura del Settecento in for- ma “v iva ”. A partire da una me- renda reale, a base di canestrelli e savoiardi, tanto amata dal du- ca Emanuele Filiberto di Savoia, che nel 1559 ha aperto alla corte danze di tazzine colme di cioc- colata calda. Il chiacchiericcio dei figuranti in abiti d’epoca ha invitato a pas- sare oltre l’altare di legno do- rato, l’Ancona del Tiberino, e le statue dei santi, tutti provenienti dalla chiesa di San Teonesto. Tra i marmi, gli stucchi e gli affreschi con i soffitti di legno a cassettoni dipinti, la cioccolata nella sua diffusione in Piemonte è stata raccontata sotto varie fogge: me- dicamento per la cura dell’emi - crania o dell’asma, stratagem- ma per il risveglio degli ardori carnali dei mariti stanchi, fino a toccasana per il buon riposo in sostituzione alla tisana della se- ra. Tutt’attorno la Sala degli Eroi e delle Eroine, quella dello Zodiaco, dove il pubblico è stato invitato a volteggiare al ritmo della contraddanza. E, ancora, Biella Karakoram In una regione ancora intatta del Karakoram - un gruppo montuoso a nord-ovest dell’Himalaya, al confine tra Pakistan, India e Cina - c’è ora la vetta ‘Città di Biella’, una elegante guglia di granito alta 5050 metri. A scalarla sono stati, l’a- gosto scorso, i tre alpinisti italiani della spedizione TransLimes, tra cui l’alpinista biellese Gian Luca C ava l l i (nella foto) - accademi - co e istrut- tore nazio- nale di alpi- nismo alla Scuola Guido Ma- chetto - che al suo rien- tro a Biella è stato ricevuto dal Consiglio co- munale e ha visto il suo nome iscritto nell’albo d’onore della cit- tà. La spedizione aveva l’obiettivo di esplorare l’area del Saltoro Range, un sistema vallivo rimasto invio- lato perché sino a poco tempo fa militarizzato. Cavalli racconterà la sua impresa stasera, giovedì, a Cit- tà Studi, insieme ai suoi compagni di cordata Marcello Sanguineti e Michele Focchi, che nella loro re- lazione scrivono: “Siamo stati i primi ad operare in questa valle glaciale sospesa, che si è rivelata essere un vero e proprio Eldorado di roccia e ghiaccio, alle spalle del- la valle di Charakusa. A differenza di quest’ultima, nota e frequentata dagli alpinisti ormai da vari anni, il massiccio dove abbiamo concen- trato i nostri sforzi - a spese di entusiasmanti esplorazioni e mas- sacranti avvicinamenti – era an- cora vergine. Quelle che abbiamo salito sono soltanto due della mi- riade di vette e pareti che popolano un picco- lo paradi- so alpini- stico. Big wall di granito si alter nano a creste di ghiaccio e imponen - ti seracca- te, affilati spigoli rocciosi offrono sfide al- pinistiche”. Dedicare il nome di una vetta alla città laniera è stato, ricorda Ca- valli, un riconoscimento alla sua tradizione alpinistica: biellesi sono infatti Quintino Sella, fondatore del Cai, Vittorio Sella, pioniere della fotografia di montagna, l’e- sploratore padre Alberto Maria De Agostini ed infine Ugo An- gelino, di Italia K2. Info: giovedì 3 maggio, ore 21 “Punta Città di Biella in Karako- ram”, auditorium Città Studi, Corso Pella 10, Biella, ingresso li- b e r o. l S.P.