Con l’ entrata in vigore del Regolamento( UE) 2023 / 2055, i produttori e trasformatori di plastica dovranno stimare e comunicare annualmente le perdite ambientali di microparticelle polimeriche sintetiche.
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Microplastiche, guida EuPC sulle perdite di pellet
Con l’ entrata in vigore del Regolamento( UE) 2023 / 2055, i produttori e trasformatori di plastica dovranno stimare e comunicare annualmente le perdite ambientali di microparticelle polimeriche sintetiche.
Con l’ entrata in vigore del Regolamento( UE) 2023 / 2055 sulla restrizione delle microplastiche aggiunte intenzionalmente, l’ industria della plastica è chiamata a un nuovo impegno: stimare e comunicare annualmente le perdite nell’ ambiente di microparticelle polimeriche sintetiche( SPM), comprese quelle derivanti dalla lavorazione di pellet, scaglie e polveri plastiche. A supporto delle aziende del settore, l’ associazione europea dei trasformatori di plastica( EuPC) ha pubblicato delle linee guida operative per una rendicontazione armonizzata e trasparente.
Una nuova responsabilità per produttori e trasformatori A partire dal 2026, produttori e utilizzatori industriali di pellet, scaglie e polveri di plastica dovranno comunicare a Echa( Agenzia europea per le sostanze chimiche) le quantità stimate di microplastiche rilasciate nell’ ambiente, incluse quelle durante il trasporto. L’ obbligo si estenderà dal 2027 a tutti gli altri utenti industriali. La comunicazione avverrà attraverso un sistema basato su Iuclid e dovrà essere aggiornata ogni anno entro il 31 maggio.
Due opzioni di rendicontazione Le aziende potranno scegliere tra due modalità di stima:
• Opzione A – Quantità di particelle contenenti SPM( inclusi additivi e riempitivi), con indicazione della percentuale di polimero nella miscela.
• Opzione B – Quantità di sola microplastica polimerica. Per semplicità e tutela delle informazioni riservate, EuPC raccomanda l’ opzione A a trasformatori, compoundatori e masterbatchers.
Stime basate su prevenzione, mitigazione e monitoraggio Il metodo proposto da EuPC si ispira ai principi del programma Operation Clean Sweep( OCS) e si basa su una distinzione tra perdite on-site( presso lo stabilimento) e off-site( durante il trasporto). Le perdite onsite si dividono a loro volta in:
• Perdite da operazioni routinarie, come piccoli sversamenti durante la movimentazione.
• Perdite da incidenti, come malfunzionamenti o errori operativi.
Per entrambe, la metodologia suggerita include: 1. Mappatura dell’ impianto e dei punti critici. 2. Monitoraggio delle barriere di mitigazione( filtri, griglie, ecc.). 3. Calcolo delle perdite stimate tramite formule che tengono conto dell’ efficienza dei sistemi di contenimento. 4. Utilizzo di strumenti come il modello semplificato Bow-Tie proposto da OCS per l’ analisi del rischio.
Perdite durante il trasporto: cosa dichiarare Il regolamento richiede anche la stima delle perdite ambientali durante il trasporto, a carico del soggetto contrattualmente responsabile al momento dello sversamento( come definito dagli Incoterms ®). EuPC propone di seguire il modello sviluppato da Cefic tramite il sistema SQAS, che assegna percentuali standard di perdita in base al luogo e alla gravità dell’ incidente:
• 100 % di perdita in mare,
• 25 % nei corsi d’ acqua interni,
• 0,05 % su asfalto,
• 0,005 % all’ interno di magazzini coperti,
• 0,5 % su terreno morbido( sabbia, campo, ghiaia). Se lo sversamento non viene recuperato, si assume la perdita totale del materiale.
Verso una rendicontazione coerente e credibile Con l’ assenza di una metodologia armonizzata da parte di Echa, EuPC invita il settore a seguire queste linee guida per garantire una rendicontazione coerente, ridurre le lacune nei dati e rafforzare la credibilità dell’ industria. L’ adozione di criteri minimi condivisi diventa cruciale per affrontare con responsabilità le sfide ambientali legate alla dispersione dei pellet e contribuire agli obiettivi dell’ European Green Deal.
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