PLAST Maggio 2025 | Page 21

NEWS ECONOMIA

Unionplast lancia l’ allarme per il caro bollette

Unionplast, l’ associazione che rappresenta le imprese italiane di trasformazione e riciclo delle materie plastiche, un settore cruciale per il sistema manifatturiero nazionale, secondo solo alla Germania in Europa, lancia un allarme urgente sulle gravi conseguenze dell’ e- splosione dei costi energetici. Il prezzo dell’ energia elettrica ha raggiunto i 150 euro a MWh, ben al di sopra della media di 108 euro a MWh registrata nel 2024, con un impatto devastante su migliaia di aziende. Se non si interviene tempestivamente, molte imprese rischiano di fermarsi, innescando un effetto domino che colpirà le filiere strategiche per l’ Italia e comprometterà l’ intero tessuto produttivo del Paese. Il rischio è di alimentare una spirale inflattiva che impatterà su prezzi e competitività, con gravi ripercussioni per l’ economia nazionale. Unionplast lancia un appello al Governo, sollecitando misure concrete e urgenti nel primo Consiglio dei Ministri utile per limitare i danni causati dall’ aumento dei costi energetici, sottolineando l’ urgenza di affrontare questa crisi che sta minacciando la competitività del settore e delle filiere collegate. Tra le richieste principali vi è la necessità di introdurre un price cap europeo per arginare la speculazione finanziaria che sta gonfiando i costi dell’ energia, ma anche di coinvolgere attivamente il GSE nei Power Purchase Agreements per ridurre il rischio di controparte e garantire alle imprese un accesso più stabile e vantaggioso all’ energia.

Record per le macchine per packaging

Il settore italiano delle tecnologie per il packaging chiude il 2024 con un risultato eccezionale: secondo i dati preconsuntivi il fatturato complessivo raggiunge i 9,5 miliardi di euro, registrando una crescita del + 3,5 % rispetto al 2023. Si tratta del quarto anno consecutivo di record, confermando il ruolo strategico del comparto per l’ industria nazionale. L’ export continua a trainare il mercato, con un valore di 7,5 miliardi di euro, in aumento del + 3,8 % rispetto all’ anno precedente e pari a circa l’ 80 % del giro d’ affari complessivo. Le performance migliori sono state registrate in mercati strategici come Africa e Oceania(+ 10,3 %), l’ Asia(+ 3,3 %), e l’ Unione Europea(+ 6,1 %). Tra i principali Paesi, brillano in particolare Messico(+ 18,8 %) e Spagna(+ 11,1 %). Il mercato domestico, seppur più contenuto, chiude l’ anno in positivo a 2 miliardi di euro, con una crescita del + 2,5 %. Con 7,6 mesi di produzione già garantiti per il prossimo anno, il settore guarda al futuro con fiducia, pur consapevole delle sfide geopolitiche e normative. Il forecast per il 2025 prevede un ulteriore aumento, con il fatturato che potrebbe raggiungere i 9,6 miliardi di euro, consolidando la posizione di leadership italiana a livello globale.
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