Verso un’ economia circolare tecnica e certificabile Uno dei filoni tematici trasversali a tutto il programma è stato quello della sostenibilità. I compound termoplastici vengono oggi chiamati a rispondere a requisiti ambientali sempre più stringenti, senza rinunciare a prestazioni tecniche avanzate. Questo ha portato allo sviluppo di poliammidi autoestinguenti prive di alogeni e antimonio, progettate per applicazioni in ambito elettrico ed elettronico, conformi alle più severe normative internazionali in materia di tossicità e smaltimento. Un’ attenzione particolare è stata dedicata anche all’ impiego di materiali riciclati post-consumo di alta qualità, che trovano oggi impiego non solo in applicazioni secondarie, ma anche in componentistica tecnica e strutturale. Tecnologie avanzate di selezione, purificazione e reverse engineering consentono di ottenere compound con elevate caratteristiche meccaniche, ottiche e di stabilità dimensionale, adatti all’ automotive, all’ arredamento tecnico, all’ elettrodomestico e all’ occhialeria. Oltre alla qualità dei materiali, il concetto di sostenibilità è stato affrontato anche in ottica sistemica, con soluzioni pensate per migliorare l’ efficienza complessiva del ciclo produttivo: dalla riduzione degli scarti all’ ottimizzazione dei tempi ciclo, fino all’ uso di sistemi di assemblaggio a basso impatto energetico e facilmente disassemblabili a fine vita.
Tavola rotonda: efficienza dei processi di stampaggio
All’ edizione 2025 di Smart Plastics, la tavola rotonda ha messo a confronto alcune delle figure chiave della filiera plastica avanzata. Hanno partecipato Maria Grazia Costa, amministratore unico di Sacee; Maurizio Servetti, Plastics Technical Fellow Body & Interiors Global Leader di Stellantis; Sergio Monteverde, responsabile commerciale Italia di Ewikon; Matteo Terragni, managing director di Engel Italia; e Alex Terzariol, general manager di MM Design. L’ incontro ha offerto una visione concreta e approfondita su come l’ industria dello stampaggio plastico stia affrontando le sfide dell’ innovazione tecnologica e della sostenibilità. Uno dei temi centrali è stato il ruolo delle tecnologie abilitanti nella riduzione degli sprechi e nell’ ottimizzazione dei consumi energetici, fattori oggi più che mai strategici per la competitività e l’ efficienza dei processi produttivi. È emersa con forza anche l’ importanza della progettazione, intesa sia come design del prodotto che come sviluppo delle attrezzature, capace di incidere direttamente sulle performance industriali e sulla qualità del risultato finale. In questo scenario, i materiali avanzati e i tecnopolimeri rappresentano una leva fondamentale per ottenere cicli più rapidi, minori scarti e prodotti con caratteristiche tecniche superiori. Un altro aspetto chiave emerso dal dibattito è stato l’ utilizzo crescente di strumenti digitali evoluti e di soluzioni basate sull’ intelligenza artificiale. L’ integrazione di questi sistemi consente un controllo dei processi sempre più preciso e in tempo reale, migliorando l’ affidabilità e la tracciabilità della produzione. Il controllo qualità, infatti, diventa sempre più automatizzato e digitale, riducendo le rilavorazioni e contribuendo a un sistema produttivo più sostenibile. Non meno rilevante, il tema dei costi: le tecnologie più avanzate non solo migliorano l’ efficienza, ma possono portare a un significativo abbattimento delle spese operative, rendendo più accessibili anche obiettivi di sostenibilità ambientale. È in questo contesto che si inserisce il contributo delle aziende utilizzatrici finali, come Stellantis, che portano nella discussione il punto di vista del mercato e le esigenze di applicazione industriale su larga scala.
I partecipanti alla tavola rotonda, da sinistra: Maurizio Servetti, Plastics Technical Fellow Body & Interiors Global Leader di Stellantis; Maria Grazia Costa, amministratore unico di Sacee; Matteo Terragni, managing director di Engel Italia; Alex Terzariol, general manager di MM Design; Sergio Monteverde, responsabile commerciale Italia di Ewikon
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