esprimono preoccupazione per l ’ impatto sulle loro attività , mentre altri accolgono positivamente queste misure come un passo nella giusta direzione per la sostenibilità ambientale . Marco Bergaglio , presidente di Unionplast- Federazione Gomma Plastica , ha espresso preoccupazione riguardo alle possibili conseguenze del PPWR sul settore del packaging alimentare in Italia . Secondo Bergaglio , il divieto di molteplici tipi di imballaggi monouso in plastica potrebbe danneggiare gravemente il sistema di riciclo consolidato nel paese , mettendo a rischio non solo il fatturato del settore , ma anche gli sforzi compiuti per creare un modello di economia circolare riconosciuto a livello internazionale . Anche Corepla , l ’ ente nazionale per la gestione e il riciclo degli imballaggi in plastica , ha espresso preoccupazioni simili . Giovanni Cassuti , presidente di Corepla , ha sottolineato il rischio che il nuovo regolamento possa mettere a repentaglio gli sforzi finora compiuti dall ’ Italia nel campo dell ’ economia circolare , sollevando dubbi sulla flessibilità delle amministrazioni nazionali nel gestire le normative e i regolamenti imposti . D ’ altra parte , Plastics Europe , l ’ associazione che rappresenta l ’ industria europea della plastica , ha accolto positivamente il voto del Parlamento europeo , considerandolo una pietra miliare nella transizione verso un ’ economia circolare della plastica . Virginia Janssens , direttrice generale di Plastics Europe , ha sottolineato l ’ importanza di stabilire obiettivi obbligatori di contenuto riciclato per il settore degli imballaggi , vedendoli come un incentivo per gli investimenti nelle tecnologie di riciclaggio e nello sviluppo di prodotti riciclabili .
Il documento in sintesi Le nuove norme , frutto di un accordo provvisorio con il Consiglio , pongono l ’ accento su diversi aspetti cruciali :
• Riduzione degli imballaggi : gli Stati membri dell ’ UE dovranno ridurre il volume complessivo degli imballaggi secondo obiettivi precisi : del 5 % entro il 2030 , del 10 % entro il 2035 e del 15 % entro il 2040 . Questi obiettivi si concentrano principalmente sulla
Giovanni Cassuti , presidente di Corepla riduzione imballaggi degli in plastica , un passo fondamentale per limitare gli sprechi e l ’ inquinamento .
• Divieto degli imballaggi monouso : una delle disposizioni più significative è il divieto di alcuni tipi di imballaggi in plastica monouso , che entrerà in vigore dal 1 ° gennaio 2030 . Questo divieto include gli imballaggi per frutta e verdura fresca , le monoporzioni e le borse di plastica ultraleggera , sottolineando l ’ impegno dell ’ UE per ridurre l ’ uso di materiali non sostenibili .
• Divieto per gli PFAS : per proteggere la salute dei consumatori , il testo vieta l ’ utilizzo di sostanze perfluoroalchiliche ( PFAS ) negli imballaggi a contatto con prodotti alimentari . Questo divieto rappresenta una vittoria significativa per la salute pubblica e la sostenibilità ambientale .
• Promozione del riutilizzo : le nuove norme prevedono obiettivi specifici di riutilizzo per vari tipi di imballaggi , incoraggiando i consumatori a optare per contenitori riutilizzabili e riducendo così la dipendenza dagli imballaggi monouso .
• Imballaggi riciclabili e miglioramento dei sistemi di raccolta : tutti gli imballaggi dovranno essere riciclabili secondo criteri rigorosi , con obiettivi minimi di contenuto riciclato per gli imballaggi di plastica . Si prevede anche un aumento significativo della raccolta separata dei rifiuti di imballaggio , promuovendo così un ’ economia circolare più efficiente . Prima di entrare in vigore , l ’ accordo dovrà essere formalmente approvato anche dal Consiglio .
Reazioni e prossime tappe Il dibattito tra i vari attori evidenzia la complessità di bilanciare la sostenibilità ambientale con le esigenze pratiche dell ’ industria e dei consumatori . Mentre il PPWR rappresenta un ’ impostazione per ridurre i rifiuti di imballaggio e promuovere l ’ economia circolare , è chiaro che saranno necessari sforzi concertati per mitigare gli impatti negativi e assicurare una transizione fluida verso pratiche più sostenibili .
Virginia Janssens , direttrice generale di Plastics Europe
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