Plast_Gennaio 2023 | Page 40

AMBIENTE [ E RICICLO ]

SONO SEMPRE PIÙ NUMEROSE LE AZIENDE LEADER DI MERCATO NEI SETTORI DELL ’ INDUSTRIA SERVITI DA BASF CHE SI STANNO IMPEGNANDO A RIDURRE LE MISSIONI SCOPE 3
Beni di consumo a rotazione rapida ( FMCG )
Abbigliamento
Automotive delle 20 principali aziende operanti nei settori dell ’ industria serviti Basf si erano impegnate in obiettivi 1 di riduzione delle emissioni di CO 2 entro il 2021 ;
quasi la metà di esse ha definito i propri obiettivi in materia di emissioni Scope 3
Elettronica Imballaggi
I pionieri della decarbonizzazione si preparano a trarre profitto dalla forte domanda di prodotti a bassa impronta di carbonio
Al centro dell ’ attenzione gli acquisti di materie prime Quando si tratta di misurare e ridurre le emissioni Scope 3 di un ’ a- zienda chimica , l ’ attenzione si concentra sempre più sulle forniture a monte , ovverosia sulle materie prime che si acquistano . Questo perché le emissioni a valle derivanti dall ’ uso di prodotti chimici sono estremamente difficili da misurare in quanto questi prodotti sono generalmente utilizzati in moltissime applicazioni diverse , spiega Haldimann . “ Quando ci siamo prefissati un obiettivo Scope 3 , abbiamo deciso che ci saremmo concentrati sulle aree dove abbiamo le maggiori possibilità di incidere , e queste aree sono a monte . Per essere precisi abbiamo fissato un obiettivo Scope 3 , Categoria 1 , che si riferisce alle materie prime acquistate – commenta Haldimann – dal momento che siamo noi a decidere quali tipi di materie prime acquistare per realizzare i nostri prodotti ”. Le emissioni Scope 3 rappresentano oltre il 60 % delle emissioni totali di gas serra di Clariant . L ’ azienda collabora con i fornitori per determinare l ’ impronta di carbonio delle materie prime acquistate e si serve di database che calcolano le impronte di carbonio specifiche del fornitore in base alle tecnologie di processo utilizzate . Clariant fa anche parte del gruppo di lavoro di Together for Sustainability ( TfS ), un ’ organizzazione operante nell ’ approvvigionamento di sostanze chimiche che ha pubblicato una lista di criteri per il calcolo dell ’ impronta di carbonio dei prodotti .
Cresce la pressione regolamentativa Anche la pressione indotta dalla nuova legislazione sta aumentando . Nell ’ aprile 2021 la Commissione Europea ha pubblicato una proposta di direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità delle aziende ( Corporate Sustainability Reporting Directive - CSRD ) che richiede a tutte le grandi imprese e alle società pubbliche nell ’ Unione Europea di comunicare , tra l ’ altro , i dati delle loro emissioni Scope 3 . Secondo questa proposta della Commissione , una prima serie di norme avrebbe dovuto essere adottata già entro ottobre 2022 . Negli Stati Uniti , la Securities and Exchange Commission ( SEC ) l ’ ente di controllo delle attività di borsa , ha proposto un nuovo regolamento che richiede alle società quotate in borsa di comunicare le emissioni di gas serra , incluse le Scope 3 , insieme ai rischi e agli obiettivi legati al clima per raggiungere zero emissioni nette . Secondo questo regolamento , le aziende dovrebbero comunicare le emissioni Scope 3 , qualora esse siano rilevanti o se la società ha fissato un obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra che comprende anche le emissioni Scope 3 . “ Oggi , gli investitori che muovono decine di trilioni di dollari si impegnano a comunicare i dati relativi al clima perché riconoscono che i rischi climatici possono tradursi in rischi finanziari significativi per le aziende , e gli investitori hanno bisogno di informazioni affidabili sui rischi climatici per prendere decisioni di investimento informate ”, ha dichiarato il presidente della SEC Gary Gensler lo scorso marzo presentando la proposta di regolamento . L ’ associazione dei produttori chimici statunitensi American Chemistry Council ( ACC ), ha espresso preoccupazione sulla proposta della SEC , con particolare riguardo alle emissioni Scope 3 . “ La forte enfasi sulla comunicazione delle emissioni Scope 3 preoccupa i membri di ACC in quanto le aziende pubbliche e i loro fornitori , clienti e utenti finali potrebbero essere soggetti a forti pressioni per effettuare onerose analisi delle emissioni Scope 3 indipendentemente dalla loro effettiva rilevanza ”, ha affermato l ’ associazione in una dichiarazione diffusa a giugno . “ La rendicontazione Scope 3 dovrebbe concentrarsi su valutazioni qualitative dei rischi di investimento e in questo momento non dovrebbe richiedere comunicazioni quantitative ”, ha aggiunto l ’ ACC . A prescindere da tutto ciò , resta il fatto che le aziende devono prepararsi all ’ idea di comunicare informazioni dettagliate sulle emissioni Scope 3 , poiché è in questa direzione che spira il vento delle nuove normative .
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