Plast_Gennaio 2023 | Page 24

ECONOMIA [ MERCATO ]

Gli obblighi previsti La proposta fissa nuovi target come necessari e obbligatori . Le imprese dovranno offrire ai consumatori una determinata percentuale dei loro prodotti in imballaggi riutilizzabili o ricaricabili , attraverso la standardizzazione dei formati degli imballaggi e una chiara etichettatura . La Commissione Europea intende chiedere al CEN ( Comitato Europeo di Normazione ) di aggiornare l ’ attuale standard EN 13429:2004 per quanto riguarda aspetti come la definizione di imballaggio riutilizzabile , i suoi formati e i requisiti di progettazione e riutilizzo e le infrastrutture per il reso . Questa normativa CEN farebbe da punto di riferimento per le industrie . Nei settori di vendita al dettaglio , ristorazione e catering saranno vietati imballaggi monouso per cibi e bevande consumati all ’ interno di ristoranti e caffè e per frutta e verdura , oltre ai flaconi in miniatura e altri prodotti negli hotel . Saranno inoltre vietati entro il 2030 tutti gli imballaggi più pesanti , ove esisterà un ’ alternativa più leggera . Per rendere gli imballaggi totalmente riciclabili si includono criteri di progettazione del packaging e di creazione di sistemi vincolanti di vuoti a rendere su cauzione per bottiglie di plastica e lattine di alluminio . L ’ e-commerce dovrà adottare imballaggi con spazi vuoti ridotti , mentre gli imballaggi compostabili dovranno essere adottati nei settori identificati come a loro più consoni .
Riciclo La proposta della Commissione Europea affronta il tema del riciclo e punta molto su questo poiché , dai dati disponibili ad oggi , risulta che gli stati membri stiano faticando nel soddisfare i target di riciclaggio prefissati per il 2025 / 2030 . Vi saranno tassi vincolanti di contenuto riciclato che i produttori dovranno includere nei nuovi imballaggi di plastica . Questi obiettivi vincolanti possono trasformare i rifiuti di plastica in un prodotto prezioso , come nel caso degli obiettivi di contenuto riciclato nelle bottiglie in PET fissati dalla direttiva UE sulla plastica monouso . Secondo i dati forniti da RecyClass , iniziativa delle industrie riunite in Plastic Recyclers Europe , il 17 % degli imballaggi non è al momento riciclabile , di questo il 7 % lo potrebbe diventare con le tecnologie già disponibili e il rimanente 10 % lo sarebbe sviluppando nuove tecnologie . Queste stime partono dall ’ assunto che gli imballaggi in alluminio , vetro e legno siano già totalmente riciclabili , seppur nella realtà non sempre sia così . Il settore della plastica risulta comunque il più complesso , data l ’ ampia gamma di polimeri disponibili e le combinazioni di materiali possibili . Secondo la metodologia RecyClass , il 57 % degli imballaggi in plastica si distribuisce tra le classi A ( imballaggi non pongono alcun problema di riciclabilità e potenzialmente possono alimentare un riciclo a circuito chiuso per la stessa applicazione ), B ( ci sono alcuni

Le associazioni industriali : un freno , anzi no

Assorimap , l ’ associazione delle imprese italiane che riciclano materie plastiche , afferma che il Regolamento UE rischia di rivelarsi troppo stringente , soffocando tante imprese che costituiscono il cuore pulsante dell ’ e- conomia circolare italiana e contribuiscono in maniera sostanziale al raggiungimento degli obiettivi legati alla transizione ecologica . Assorimap vede invece con favore la promulgazione di una direttiva recepita e applicata in ogni Paese sulla base delle singole peculiarità . Pur favorevole ai principi sugli imballaggi come le produzioni ecosostenibili , l ’ ecodesign , le prescrizioni di contenuto minimo obbligatorio di riciclato negli imballaggi plastici , Assorimap ritiene necessaria una valutazione degli impatti sulla filiera delle plastiche , dalla produzione al riciclo . European Bioplastics accoglie con favore il nuovo Regolamento sugli imballaggi nella parte relativa alle bioplastiche . Rendendo obbligatori in diverse applicazioni imballaggi compostabili destinati poi agli impianti di compostaggio industriale ( bustine di tè , cialde , adesivi per frutta e sacchetti di plastica molto leggeri ), la Commissione compie un primo passo nella giusta direzione . Tuttavia , secondo l ’ associazione di categoria , nella comunicazione sulla plastica a base biologica , biodegradabile e compostabile permangono alcuni malintesi riguardo l ’ uso del suolo , i metodi utilizzati per valutare i benefici ambientali , i rischi di contaminazione incrociata dei flussi di rifiuti , nonché la biodegradabilità in diversi ambienti . La proposta non promuove il contenuto biologico allo stesso modo del contenuto riciclato attraverso obiettivi che garantiscano la disponibilità delle materie prime . Plastics Europe ritiene che la proposta di Regolamento UE contenga molti elementi positivi e che possa essere il catalizzatore per trasformare l ’ industria degli imballaggi in plastica . L ’ associazione dei produttori europei di materie plastiche rimarca che la politica e la regolamentazione dell ’ UE devono incentivare i miliardi di euro di investimenti pubblici e privati necessari per sviluppare un ’ economia circolare della plastica in Europa . Plastics Europe chiede flessibilità nel raggiungere gli obiettivi di contenuto riciclato , fissandoli come medie piuttosto che per ogni singolo articolo di imballaggio . Preoccupa invece la posizione della Commissione sulle bioplastiche , percepita come un ’ occasione persa per aumentare il potenziale della plastica a base biologica . Plastics Europe sottolinea poi che gli obiettivi di contenuto di riciclato per gli imballaggi in plastica sensibili al contatto richiederanno un contributo significativo dal riciclo chimico , elemento importante dell ’ economia circolare trascurato dalla nuova proposta .
24 RIVISTA DELLE MATERIE PLASTICHE 1 ~ 1 | 2023 WWW . PLASTMAGAZINE . IT