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per l ’ attivazione di best practice all ’ interno dell ’ azienda , per ridurre il proprio impatto ambientale . Inoltre , con Ucima è in corso una intensa attività di accreditamento istituzionale per far valere le ragioni della filiera italiana del packaging e della plastica , in particolare in merito al nuovo regolamento europeo sugli imballaggi che intende privilegiare il riutilizzo degli imballaggi a scapito del riciclo .
L ’ export continua a trainare A permettere questo risultato storico al comparto è stato soprattutto l ’ export , che ha registrato un andamento particolarmente positivo sul finire d ’ anno , con un valore totale tornato sopra la soglia dei 3 miliardi di euro , attestandosi a 3,16 (+ 8,5 % sull ’ anno precedente ). Nel dettaglio , l ’ export dei costruttori italiani risulta in progressione sostenuta verso le principali macroaree di destinazione : Europa comunitaria (+ 8 %), Nord America (+ 6,6 %), Europa non UE (+ 8 %), Far East (+ 9 %). Quanto alle macrocategorie di macchinari destinate all ’ export , i sistemi per l ’ estrusione sono i più rappresentativi , con una percentuale del 20,8 % sul giro d ’ affari totale della produzione italiana ( con una crescita del 13,7 % sul 2021 ). Seguono gli ausiliari ( 13,7 %), le macchine a iniezione ( 9,5 %) e le altre macchine ( 24,2 %). Il mercato interno è cresciuto rispetto al 2021 del 6,8 %, con un giro d ’ affari di oltre 1,18 miliardi di euro . La top 3 dei settori clienti è composta da imballaggio ( 40,6 % del fatturato totale ), automotive ( 15,9 % del totale ) ed edilizia ( che vale l ’ 11 %). Il 2023 si è aperto per tutta l ’ industria occidentale sotto un cielo più incerto , sia
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