L ’ Agenzia europea per le sostanze chimiche ( ECHA ) sta valutando l ’ opportunità di introdurre eccezioni per settori critici , come quello medico e quello dei componenti elettronici
ALCUNI SETTORI DI APPLICAZIONE , COME QUELLO TESSILE E MEDICALE , SONO ANCORA MOLTO DIPENDENTI DAI PFAS
bile , volto a proteggere le comunità dall ’ esposizione ai PFAS nocivi . Infine , su spinta di alcuni Paesi ( Danimarca , Germania , Paesi Bassi , Norvegia e Svezia ), l ’ UE sta studiando la possibilità di vietare oltre 10.000 PFAS . In questo modo , l ’ UE spera di eliminarne gradualmente l ’ uso . Questa azione rientrerebbe nel quadro generale del Green Deal europeo , che mira a raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050 , promuovendo al contempo un ’ economia circolare e sostenibile .
Le conseguenze delle nuove normative Il divieto dei PFAS , sebbene sia essenziale per proteggere l ’ ambiente e la salute pubblica , potrebbe avere conseguenze impreviste sull ’ economia e su una giusta transizione . Infatti , alcuni settori sono ancora molto dipendenti dai PFAS . Questo vale , ad esempio , per i settori tessile e medico . Sebbene esistano già delle alternative , la maggior parte di esse è ancora nelle prime fasi di sviluppo o ha prestazioni inferiori a quelle dei PFAS . Un divieto totale potrebbe , ad esempio , compromettere il settore medico , dove i PFAS sono utilizzati nella produzione di impianti o cateteri . Per andare oltre , alcuni PFAS sono utilizzati nelle batterie dei veicoli elettrici , nelle membrane dei pannelli solari e nelle turbine eoliche . Queste tecnologie richiedono sostanze chimiche in grado di resistere a condizioni difficili . Senza i PFAS , potrebbe essere difficile mantenere il livello di prestazioni necessario affinché queste tecnologie continuino ad evolversi e a contribuire efficacemente alla riduzione delle emissioni di carbonio , come previsto dall ’ UE entro il 2050 . Di fronte alla duplice sfida dei PFAS , dobbiamo essere più sfumati nelle restrizioni e nei regolamenti associati . L ’ Agenzia europea per le sostanze chimiche ( ECHA ), ad esempio , sta studiando la possibilità di prevedere eccezioni per i settori critici , come quello medico o dei componenti elettronici . Per questi settori , la proposta sarebbe quella di posticipare l ’ applicazione del regolamento di 5 o 12 anni , dando loro più tempo per trovare alternative valide .
Anticipare la transizione In attesa della decisione finale dell ’ ECHA , resta comunque importante anticipare la transizione verso un mondo privo di PFAS . Per questo motivo , gli investitori possono svolgere un ruolo fondamentale , impegnandosi nel dialogo con le aziende sui rischi connessi e sulle opzioni alternative . L ’ obiettivo è una maggiore trasparenza da parte delle aziende e l ’ impegno a sviluppare alternative sostenibili , eliminando gradualmente i PFAS . Chi saprà adattarsi rapidamente ai nuovi vincoli normativi non solo limiterà i rischi legali e finanziari , ma rafforzerà anche la propria posizione di mercato . Saranno in grado di soddisfare le crescenti richieste di sostenibilità dei consumatori e di distinguersi in un panorama sempre più competitivo , in cui le considerazioni ambientali assumono sempre più importanza nel processo decisionale . I pericoli associati ai PFAS richiedono un ’ azione rapida , ma le decisioni affrettate potrebbero avere più conseguenze del previsto , dal momento che attualmente esistono poche alternative valide , soprattutto per accompagnare la transizione energetica . Di fronte a questo rischio , le aziende che producono o si affidano a queste “ sostanze chimiche per sempre ” dovranno innovare e adattare i loro processi , il che potrebbe generare costi iniziali elevati e interruzioni a breve termine . Diventa quindi essenziale trovare un equilibrio tra la protezione della salute pubblica e la necessità di sostenere l ’ innovazione sostenibile . I politici devono impegnarsi in un dialogo costruttivo con l ’ industria e le parti interessate per promuovere alternative valide , aprendo la strada a transizioni ambientali ed energetiche di successo .
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