EDITORIALE di Paolo Spinelli ( paolo . spinelli @ dbinformation . it )
Chiunque sia entrato in una libreria negli ultimi anni non può aver fatto a meno di notare la cospicua presenza di libri di narrativa , tra racconto e romanzo storico , dedicati alle imprese . Non libri di storia o biografie , ma romanzi . I primi due esistono da tempo , i secondi hanno avuto un sensibile sviluppo più di recente . Forse il primo di questo genere è stato “ I leoni di Sicilia ” di Stefania Auci che descrive la storia della famiglia Florio , a cui sono seguiti “ Al di qua del fiume ” di Alessandra Selmi sulla nascita del villaggio operaio di Crespi d ’ Adda , “ L ’ elisir dei sogni . La saga dei Campari ” di Silvia Cinelli , “ La fabbrica delle tuse ” di Giacinta Cavagna di Gualdana sulla dinastia del cioccolato Zaini e altri ancora . Il capolavoro “ I Buddenbrook ” ( 1901 ) di Thomas Mann può essere considerato l ’ antesignano del genere , per l ’ intreccio tra vicende familiari e d ’ impresa . Perché l ’ impresa diventa oggetto di letteratura ? Le ragioni possono essere tante . Intanto perché rappresenta uno spazio emblematico in cui si intrecciano dinamiche economiche , sociali , etiche e umane . La sua centralità nella vita delle persone e della società offre un terreno fertile per narrazioni che esplorano il rapporto tra individuo e collettività , successo e fallimento , innovazione e tradizione . Spesso l ’ impresa è vista come simbolo del progresso e del cambiamento ; raccontarne la storia significa riflettere sulle sfide e i traguardi di un ’ epoca , analizzando dilemmi morali , ambizioni , relazioni di potere e il conflitto tra interessi personali e collettivi , esplorando così etica del lavoro , leadership e responsabilità sociale . L ’ azienda diventa così un palcoscenico per drammi umani universali , come il desiderio di riscatto , la lotta contro le avversità , l ’ ambizione e il sacrificio . Le imprese fungono spesso da specchio della società , riflettendo le trasformazioni culturali , economiche e politiche di un ’ epoca , permettendo di analizzare questioni legate a classi sociali , globalizzazione , sostenibilità e innovazione . La narrazione aziendale , inoltre , offre esempi di successo , resilienza e creatività , ispirando chi sogna di intraprendere un percorso simile . La storia di un ’ impresa ha una struttura narrativa intrinseca e naturale , fatta di nascita , crescita , conflitti , crisi e talvolta epiloghi , e per questo si presta bene a essere raccontata in chiave letteraria . E se la letteratura diventasse una nuova forma di comunicazione per le imprese ? Se queste se ne facessero promotrici ? Sarebbe la rinascita del sogno di Adriano Olivetti , che vedeva l ’ azienda come un attore sociale produttore di cultura , protagonista dello sviluppo civile del Paese .
Per una letteratura d ’ impresa
TANTI ROMANZI PARLANO DI IMPRESE . LA LORO STRUTTURA
INTRINSECAMENTE NARRATIVA RENDE LE
AZIENDE IDEALI PER
LA LETTERATURA , SUGGERENDO UNA POSSIBILE
EVOLUZIONE : LE IMPRESE COME PROMOTRICI DI CULTURA , COME
NEL SOGNO DI ADRIANO OLIVETTI .
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