Luca Iazzolino nuovo presidente di Federazione Gomma Plastica. Massimo Centonze alla guida di Unionplast.
PRIMO PIANO ECONOMIA
Nuova presidenza per il settore gomma-plastica
Luca Iazzolino nuovo presidente di Federazione Gomma Plastica. Massimo Centonze alla guida di Unionplast.
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’ assemblea generale della Federazione Gomma Plastica ha eletto Luca Iazzolino alla presidenza per il mandato 2025-2029. Il nuovo presidente guiderà un settore che costituisce uno dei capisaldi dell’ industria manifatturiera italiana, con un tessuto produttivo composto da quasi 3.800 imprese e oltre 160.000 addetti. Amministratore delegato di Plastotecnica, azienda con sede in provincia di Padova e attiva nel settore del packaging flessibile in polietilene, Iazzolino riveste anche ruoli strategici in altri contesti istituzionali. Fa parte del consiglio di amministrazione di Corepla e del consiglio generale di Confindustria Veneto Est. È inoltre attivamente coinvolto nelle tematiche legate al riciclo e all’ economia circolare. Subentra a Marco Do, che ha guidato la Federazione nel corso dell’ ultimo quadriennio. Parallelamente alla nomina del presidente, è stata definita anche la nuova squadra alla guida della Federazione per il periodo 2025-2029. Roberto Forresu, Global Head of Industrial Relations & Employment Governance di Pirelli, è stato eletto Presidente di Assogomma, mentre Massimo Centonze, CEO di ITP, è il nuovo presidente di Unionplast: entrambi assumono di diritto anche il ruolo di vicepresidenti della Federazione. A loro si affiancano i tre vicepresidenti nominati direttamente da Iazzolino: Dario Baessato, General Manager di IVG Colbachini; Marco Bergaglio, imprenditore alla guida di Pibergroup; ed Edith Leoncavallo Bonizzoni, Europe
p Luca Iazzolino, presidente di Federazione Gomma Plastica p Massimo Centonze, presidente di Unionplast
Industrial Relations Director di Prysmian. Una squadra costruita nel segno della continuità e della competenza, espressa in un momento particolarmente delicato per le due industrie, chiamate ad affrontare sfide di grande complessità. Tra queste, le difficoltà imposte da un contesto geopolitico instabile, l’ impatto crescente di normative europee ritenute penalizzanti, e il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, in scadenza alla fine del 2025. « Il comparto della gomma plastica sta attraversando – e continuerà ad attraversare – una fase estremamente impegnativa », ha dichiarato Luca Iazzolino. « L’ incertezza economico-geopolitica e la pressione esercitata da normative europee penalizzanti, sia per la gomma che per la plastica, stanno minando la competitività delle imprese. Il rischio di una progressiva deindustrializzazione è concreto. La Federazione intende affermarsi come punto di riferimento solido, capace di rappresentare in modo unitario due filiere fondamentali per l’ economia italiana, tutelandone il futuro e quello dei lavoratori coinvolti ». Le industrie della gomma e della plastica costituiscono una filiera strategica non solo per il sistema manifatturiero nazionale, ma anche per comparti industriali essenziali come l’ alimentare, l’ automotive, l’ edilizia, la farmaceutica e la meccanica. Il loro contributo è decisivo per la competitività dell’ intero sistema produttivo italiano ed europeo. Circa il 40 % della produzione è destinato all’ esportazione, a conferma del ruolo internazionale che il comparto riveste: in entrambi i settori, l’ Italia si colloca stabilmente tra i primi tre produttori europei.
Un settore chiave per la manifattura italiana Secondo i dati aggiornati al 2024, sono 3.797 le imprese che applicano il contratto collettivo nazionale di lavoro del settore gomma plastica, con un totale di 164.317 lavoratori. Il 29 % della forza lavoro è rappresentato da donne, mentre il restante 71 % è costituito da uomini. La distribuzione territoriale evidenzia una forte concentrazione nel Nord Italia, dove si localizza oltre il 70 % delle aziende e degli occupati. In particolare, la Lombardia si conferma la regione più rappresentativa, con più di 900 imprese attive. Il Centro Italia contribuisce con circa il 17 % della forza lavoro del settore, mentre il Sud e le Isole coprono il rimanente 13 %. Il comparto continua a rivestire un ruolo fondamentale in molte filiere industriali chiave – dall’ alimentare all’ automotive, dall’ edilizia alla farmaceutica e all’ elettronica – e si conferma un elemento portante anche sotto il profilo dell’ export nazionale.
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