Confermati i vertici dell’ associazione. In arrivo la ventesima edizione di Plast e nuova alleanza fieristica con Acimall e Assocompositi.
PRIMO PIANO ECONOMIA
Macchinari: il settore tiene nonostante le turbolenze
Confermati i vertici dell’ associazione. In arrivo la ventesima edizione di Plast e nuova alleanza fieristica con Acimall e Assocompositi.
Nonostante un contesto internazionale segnato da forti incertezze geopolitiche e da un quadro normativo europeo giudicato talvolta penalizzante, l’ industria italiana delle macchine per plastica e gomma chiude il 2024 con il segno più. È quanto emerso nel corso dell’ assemblea annuale dei soci Amaplast – tenutasi nello scorso giugno – dove è stato presentato l’ aggiornamento dell’ indagine statistica nazionale condotta dal Centro Studi MECS-Amaplast. Il settore, che riunisce circa 430 aziende e impiega oltre 15mila addetti, ha registrato un fatturato superiore ai 4,82 miliardi di euro(+ 1,4 % sul 2023), con una quota export che si attesta al 74 %. A trainare sono state proprio le esportazioni, in crescita dell’ 1,5 % secondo i dati Istat, spinte in particolare dalla domanda proveniente da Asia( Cina e India), Turchia, Africa subsahariana e Medio Oriente. In controtendenza l’ import, sceso di quasi sette punti percentuali e fermatosi poco sopra il miliardo di euro. Nel corso dell’ assemblea sono stati riconfermati alla guida dell’ associazione per il biennio 2025-2027 il presidente Massimo Margaglione e i vicepresidenti Gabriele Caccia e Barbara Ulcelli.
Imprese solide e orientate all’ export“ La tenuta del comparto – ha spiegato Margaglione – conferma la solidità e la vocazione internazionale delle nostre imprese, che riescono a restare competitive anche in presenza di fattori esogeni complessi”. A livello geografico, la Lombardia si conferma hub del settore, con il 53 % dei siti produttivi, seguita da Veneto ed Emilia-Romagna( entrambe al 14 %) e dal Piemonte( 9 %). L’ indagine ha inoltre evidenziato la stretta correlazione tra dimensioni aziendali, produttività e vocazione all’ export. Le imprese più strutturate, pur rappresentando una minoranza numerica, generano il 78 % del fatturato complessivo. Il fatturato medio per addetto supera i 320mila euro e arriva a sfiorare i 330mila per le aziende associate Amaplast – un dato nettamente superiore alla media dell’ industria italiana. Sul fronte della domanda, il packaging resta il primo sbocco applicativo( 46 % del fatturato totale), seguito da automotive( 16 %), edilizia( 12 %) e medicale( 5 %).
Fiere: Greenplast convince, Plast 2026 si prepara Nel suo intervento, il vicepresidente Gabriele Caccia ha tracciato il bilancio delle attività fieristiche. Riflettori puntati su Greenplast p Massimo Margaglione, presidente di Amaplast 2025, seconda edizione della mostra-convegno dedicata a sostenibilità ambientale e transizione energetica nel settore plastica e gomma. L’ evento, organizzato da Promaplast Srl nell’ ambito di The Innovation Alliance, ha ospitato 200 espositori( 75 % italiani, 25 % esteri) e richiamato quasi 17.400 visitatori. Grande attenzione anche per il convegno internazionale“ Shaping a sustainable future for plastics”, organizzato con AMI – Applied Market Information, che ha riunito esperti da tutta la filiera. Ma lo sguardo è già proiettato verso il futuro: Amaplast ha annunciato che la ventesima edizione di Plast, in programma dal 9 al 12 giugno 2026 a Fiera Milano Rho, sarà parte di un nuovo progetto espositivo, Matec, nato dalla sinergia con Acimall( macchine per il legno) e Assocompositi. In contemporanea si terrà anche la prima edizione di Composites Future, mostra-convegno dedicata ai materiali compositi, punto d’ incontro tra i mondi plastica e legno.
Cottarelli:“ Italia frenata da nodi strutturali” Ospite d’ onore dell’ assemblea è stato il professor Carlo Cottarelli, che ha offerto un’ analisi della congiuntura economica globale. Le previsioni per il 2025 indicano una crescita del PIL mondiale del 2,8 %, trainata da Stati Uniti e Cina, ma permangono timori legati a nuovi shock esogeni. Per quanto riguarda l’ Italia, l’ economista ha indicato le principali criticità che ostacolano una crescita più sostenuta: eccessiva pressione fiscale, burocrazia, costo dell’ energia, lentezza della giustizia e, sempre più rilevante, il calo demografico.
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