Pharmacavigar (Marzo 2014) | Page 7

LAVORO, le aziende non trovano le competenze Lo ammette il 47% di chi cerca personale. Pochissimi trovano lavoro tramite lo stage. “La disoccupazione giovanile in Italia è raddoppiata dal 2007, toccando il 40% nel 2013. Tuttavia, questa cifra è solo parzialmente dovuta alla crisi economica: i problemi stanno più nel profondo. Il 47% dei datori di lavoro italiani riferisce che le loro aziende sono danneggiate dalla loro incapacità di trovare i lavoratori giusti, e questa è la percentuale più alta fra tutti i Paesi esaminati”. È di qualche giorno fa il rapporto McKinsey, condotto su otto Paesi Ue e presentato a Bruxelles presso il centro di ricerca Bruegel, che ha attirato la nostra attenzione e stimolato qualche riflessione. In Italia si cercano coloro che hanno maggiori competenze, le cosiddette skill, le capacità, i talenti richiesti da quel determinato settore. Gli imprenditori non riescono a trovarli e i giovani non sanno come e dove farsi cercare: domanda e offerta non si incontrano. Il dossier spiega anche che l’Unione Europea ha il più alto tasso di disoccupazione ovunque nel mondo, a parte il Medio Oriente e il Nord Africa, e in Italia sempre più studenti stanno scegliendo corsi di studio collegati alla manifattura, nonostante il brusco calo nella domanda in questi settori. Educatori e imprenditori comunicano poco e male, se un ampio numero di giovani scommette il proprio futuro su settori che attraversano un periodo non proprio florido. È precisamente quanto accade nel nostro Paese: “Datori e fornitori di lavoro o di istruzione hanno percezioni molto differenti. Il 72% degli educatori in Italia pensa che i ragazzi abbiano le attitudini di cui avranno bisogno alla fine della scuola; ma solo il 42% degli imprenditori concorda con questo”. Leggi l’articolo su Mantova Network 7