Il Brasile
Nel 1977 mi trasferisco in Brasile, un paese cordiale e prodigo di stimoli creativi, propizio per avviare il mio progetto artistico e professionale. Dal 1977 al 1980 lavoro in stretta collaborazione col pittore Luiz Hamen, maestro d ' arte e di vita, presso l ' Atelier G a Santos, sviluppando con lui un ' intensa attività pittorica e serigrafica. Assimilati i requisiti tecnici di base e focalizzato uno scrupoloso orientamento concettuale proseguo con sempre maggior autonomia e determinazione. Nel 1980 nasce mia figlia Ttai, nel 1981 mi trasferisco a São Vicente e nel 1982 a São Paulo. In quegli anni realizzo centinaia di opere, allestisco decine di esposizioni, partecipo a vari concorsi, ottengo significativi premi e riconoscimenti nazionali( Santos, Centro Cultural Brasil Estados Unidos, VIII Salao de Arte Jovem; São Paulo, 2 ° Salão Paulista; ecc.), entro in contatto con grandi artisti, con collezionisti e con il mercato dell ' arte locale. All ' apice di questa fase professionale espongo in importanti gallerie di São Paulo( Paolo Figueiredo Galeria de Arte, Galeria de Arte do SESI, Itaù Galeria de Arte). In parallelo alla produzione grafica e pittorica porto avanti le mie ricerche di natura eclettica, confeziono oggettistica e realizzo le mie prime pitture murali.
La ricostruzione della Torre di Babele
Tra il 1980 e il 1982 realizzo il Projeto para a reconstrução da Torre de Babel, un ' opera metalinguistica in cui il soggetto è appunto il linguaggio stesso. Lo stile è immaginario poetico, quello di Mirò, Tadini, Folon. Sono 220 tavole in tecnica mista su carta, suddivise in 5 piani di 44 tavole ognuno, una spirale che riproduce l ' archetipo dello sviluppo trascendente. Quest ' opera traccia per me una decisiva oscillazione di attitudine, da quella grafica, introversa, più attenta ai processi mentali, a quella pittorica, estroversa, più sensibile alla materia in sé. Tra il 4 ° e il 5 ° piano intercalo 50 disegni astratti ed una ricerca sulle texture che mi indicano una nuova avvincente direzione. Decido di rimettermi in discussione e di tornare in Italia, nel 1983.