Perchè la crisi | Page 118

Mario Monti - Wikipedia Pagina 2 di 4 È editorialista de Il Corriere della Sera e autore di numerose pubblicazioni. La nomina a senatore a vita Il 9 novembre 2011 è nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ai sensi del secondo comma dell'articolo 59 Cost., avendo illustrato la Patria per altissimi meriti in campo scientifico e sociale[18][19]. Presidente del Consiglio dei Ministri Per approfondire, vedi la voce Governo Monti. Il 13 novembre 2011, a seguito delle dimissioni di Silvio Berlusconi, riceve da Napolitano l'incarico per la formazione di un nuovo governo, accettandolo con riserva[20]. Il 16 novembre scioglie la riserva e propone al Presidente della Repubblica la lista dei Ministri per la nomina, priva di personalità politiche[21]. Oltre alla carica di Presidente del Consiglio, Monti ricopre anche quella di Ministro dell'Economia e delle Finanze. Nel pomeriggio del 16 novembre 2011, alle ore 17 circa, in ossequio all'articolo 93 Cost., Mario Monti ha prestato giuramento con i Ministri incaricati presso il Quirinale nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano[22]. Mario Monti, al Quirinale, presenta il nuovo Consiglio dei Ministri (2011) Il successivo 4 dicembre viene emanata dal governo, mediante decreto-legge, la manovra fiscale anticrisi, che si articola in tre capitoli: bilancio pubblico, previdenza e sviluppo. La manovra prevede un gettito lordo di circa 30 miliardi di euro in 3 anni. Le maggiori modifiche sono state attuate in campo fiscale. Il dl è stato approvato rispettivamente dalla Camera e dal Senato il successivo 16 e 22 dicembre. Il 16 aprile 2012 Christine Lagarde, il direttore del Fondo monetario, elogia gli sforzi del Governo Monti in materia di interventi strutturali e di risanamento dei conti pubblici, ma chiede che «la riforma del mercato del lavoro affronti l'incertezza sui licenziamenti, in modo che le imprese e i datori di lavoro possano sentirsi più fiduciosi al momento di assumere» [23]. Idee e iniziative politiche In economia Monti sostiene il mercato, le liberalizzazioni e il rigore dei conti pubblici[24]. Il Governo Monti, al Quirinale dopo il giuramento. Si è espresso a favore delle riforme portate avanti, nei rispettivi campi, dal Ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini e dall'amministratore delegato di FIAT Sergio Marchionne[25]. Di Silvio Berlusconi ha criticato il magnetismo comunicativo con cui è riuscito ad alimentare, in moltissimi italiani, un sogno sul presente.[25] Il 15 settembre 2010 Monti ha dato il suo appoggio all'iniziativa del gruppo Spinelli, fondato per rinvigorire la spinta federalista nell'Unione Europea. Assieme a lui, hanno dichiarato il proprio supporto Jacques Delors, Daniel Cohn-Bendit, Guy Verhofstadt, Andrew Duff, Elmar Brok. Vita privata È sposato dal 1970 con Elsa Antonioli[26] (nata il 22 ottobre 1944), volontaria della Croce Rossa Italiana[27], da cui ha avuto due figli[28] e tre nipoti nati dal 2003. Opere ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ Problemi di economia monetaria, a cura di, Milano, Etas Kompass, 1969. Gli obiettivi delle banche, i tassi di interesse e la politica monetaria, Milano, Tamburini, 1970. Analisi degli effetti monetari e finanziari delle politiche di bilancio regionale e locali. Un rapporto metodologico, Milano, Tamburini, 1974. Per un'analisi mensile della politica monetaria e finanziaria italiana, Milano, O. Capriolo, 1974. Ricerca sul sistema creditizio, I, Quadro generale, con Tommaso Padoa-Schioppa, Roma, Ente per gli studi monetari, bancari e finanziari Luigi Einaudi, 1976. Che cosa si produce come e per chi. Manuale italiano di microeconomia, con Onorato Castellino, Mario Deaglio, Elsa Fornero, Sergio Ricossa, Giorgio Rota, Torino, Giappichelli, 1978. Il sistema creditizio e finanziario italiano. Relazione della Commissione di studio istituita dal Ministro del tesoro, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1982. L'Italia e la Repubblica federale di Germania in cammino verso l'unione economica e monetaria europea, con Franco Bruni, Milano, Centro di economia monetaria e finanziaria, Universita commerciale Luigi Bocconi, 1989. Autonomia della Banca centrale, inflazione e disavanzo pubblico: osservazioni sulla teoria e sul caso italiano, con Franco Bruni, in Mario Arcelli (a cura di), Il ruolo della banca centrale nella politica economica, Bologna, Il Mulino, 1992. ISBN 88-15-03754-3. Il governo dell'economia e della moneta. Contributi per un'Italia europea, 1970-1992, Milano, Longanesi, 1992. ISBN 88-304-1099-3. Il mercato unico e l'Europa di domani. Rapporto della Commissione europea, presentato da, Milano, Il Sole-24 Ore libri, 1997. ISBN 88-7187-815-9. Intervista sull'Italia in Europa, Roma-Bari, Laterza, 1998. ISBN 88-420-5090-3. Introduzione, prefazioni, presentazioni Introduzione a Luigi Einaudi, Il mestiere della moneta, Torino, UTET libreria-Ed. di banche e banchieri, 1990. ISBN 88-7750-045-X. Prefazione con Paolo Mieli a Spadolini a Milano. Il Corriere della Sera e la Bocconi. Articoli e discorsi, 1968-1994, Milano, Rizzoli, 1995. ISBN 88-17-84435-7. Postfazione a Enrique Barón Crespo, L'Europa all'alba del terzo millennio, Venezia, Marsilio, 1997. ISBN 88-317-6623-6. Prefazione a Vincenzo Visco, Il fisco giusto. Una riforma per l'Italia europea, Milano, Il Sole-24 Ore, 2000. ISBN 88-8363-058-0. Prefazione a Alberto Alesina, Senso non comune. L'economia oltre i pregiudizi, Milano, EGEA, 2002. ISBN 88-8350-019-9. Prefazione a Marzio Achille Romani (a cura di), Luigi Einaudi-Luigi Albertini. Lettere (1908-1925), Milano. Fondazione Corriere della Sera, 2007. Presentazione con Franco Bassanini di Commission pour la libération de la croissance française présidée par Jacques Attali, Liberare la crescita. 300 decisioni per cambiare la Francia, Milano, Università Bocconi-Rizzoli, 2008. ISBN 978-88-8350-132-6. ■ Prefazione a Kishore Mahbubani, Nuovo emisfero asiatico. L'irresistibile ascesa dell'Est, Milano, EGEA-Università Bocconi, 2011. ISBN 978-88-8350-156-2. ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ Onorificenze Commendato &RFV