PARTS TRUCK Sett/Ott 2025 | Page 65

INTERVISTA
si è dedicata alla produzione di fanaleria per autoveicoli, cioè tutto ciò che riguarda l’ illuminazione esclusi i proiettori. L’ azienda, infatti, non ha mai sviluppato proiettori ma solo fanali posteriori e luci accessorie, quindi terzi stop, luci laterali, catadiottri e via dicendo. Inoltre, Olsa- Parts nello specifico per incrementare il proprio catalogo ha iniziato a commercializzare anche prodotti di altre aziende di primo impianto o anche provenienti da produttori indipendenti non originali, ma di qualità equivalente. Questo per implementare la gamma, perché non avrebbe potuto sopravvivere in una prima fase soltanto con quanto prodotto da Olsa Spa per il primo impianto automotive. Oggi, sfruttando le sinergie del Gruppo Magna, abbiamo iniziato a distribuire altri prodotti sempre del Gruppo, nello specifico gli specchietti per autoveicoli. Dal 2024 il Gruppo Magna Lighting Europa, ex Olsa Spa, ha iniziato a produrre anche i proiettori che richiedono un investimento molto superiore a quello per un fanale posteriore”.
Qual è la strategia di approvvigionamento di OlsaParts?“ Adottiamo una strategia di approvvigionamento diversificata. Il 50 % del nostro assortimento proviene da Magna e dai nostri ex stabilimenti Olsa( che si trovano in Polonia e a Moncalieri, in provincia di Torino), mentre il restante 50 % arriva da altri produttori OE o indipendenti. Il mix di prodotto è per il 60 / 65 % sul truck e il complemento è autoveicolo. Questo ci consente di offrire una
gamma completa e competitiva ai nostri clienti”.
Quali sono i vostri mercati di riferimento?“ Siamo molto forti sul mercato italiano, da cui viene circa il 70 % del fatturato mentre il restante 30 % è sull’ estero. Di questo 30 % il 90 % è dall’ Europa, un 3 % circa dal resto del mondo. Nel futuro abbiamo in progetto di fare crescere la quota di mercato estero sfruttando le sinergie del mondo Magna per aprirci a nuovi mercati. In particolare, vogliamo entrare nel ricco mercato del Nord America, mentre abbiamo già attivato buone relazioni commerciali in Asia con la Cina e la Thailandia. Dopo l’ acquisizione di Magna stiamo comunque crescendo molto: infatti, rispetto alla fase prepandemica siamo cresciuti del 50 % di fatturato”.
Come siete organizzati commercialmente?“ In Italia la rete è mista, abbiamo distributori che sono tendenzialmente clienti diretti, e una rete di agenti sul territorio che gestiscono l’ Italia; 4 agenti per l’ I- talia e 1 per l’ estero che segue i nostri importatori”.
Come vede l’ andamento del mercato?“ I numeri dello IAM auto sono in crescita, in particolare quelli relativi alla carrozzeria. La nostra difficoltà è quella di fare convivere questi numeri sempre in crescita con le criticità di approvvigionamento del primo impianto, perché noi
siamo un distributore atipico all’ interno del mondo IAM in quanto distribuiamo prodotti propri. D’ altro canto, questo nostro essere atipici ci dà la possibilità di avere un premium price dovuto alla qualità del primo impianto. Anche i prodotti che noi commercializziamo ma che non arrivano dai nostri siti produttivi hanno un focus sulla qualità molto importante, il che ci consente un adeguato rapporto tra il prezzo praticato e la qualità. Infatti anche i prodotti commercializzati, oltre ad essere di prima qualità, vengono testati e controllati dai nostri laboratori e dall’ ente R & D, quindi il nome di produttore fa parte del nostro DNA e ci serve anche in quello che commercializziamo”.
Come si inserisce OlsaParts nel contesto globale del Gruppo Magna?“ OlsaParts rappresenta un elemento strategico all’ interno del Gruppo Magna. Con oltre 420 stabilimenti nel mondo Magna è un Gruppo estremamente decentralizzato, con ciascun stabilimento giuridicamente e operativamente indipendente. Questo ci garantisce grande autonomia operativa, pur beneficiando delle sinergie offerte dal Gruppo”.
Pedrana, qual è la maggiore opportunità che vede per OlsaParts in questo momento?“ Il futuro dell’ aftermarket automotive è in continua evoluzione e sono convinto che in questo scenario appartenere a un Gruppo internazionale costituisce senza ombra di dubbio l’ opportunità maggiore che si possa desiderare, perché le potenzialità di crescita e di ampliamento della gamma prodotto sono quello che può permettere di fare il salto di qualità”.
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