PARTS TRUCK Luglio/Agosto 2025 | Page 22

MERCATO

AUTOBUS

ITALIA- IMMATRICOLATO AUTOBUS CON PTT OLTRE 3.500 KG- TREND MENSILE ARCHIVIO AGGIORNATO AL 6 / 6 / 2025- ELABORAZIONI PER DATA DI EMISSIONE DELLA CARTA DI CIRCOLAZIONE
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Mesi 2025 2024 Var. % 25 / 24 Gennaio 633 583 8,6 Febbraio 391 498-21,5 Marzo 434 494-12,1 Aprile 379 562-32,6 Maggio 395 632-37,5 Giugno 707 Luglio 670 Agosto 256 Settembre 396 Ottobre 427 Novembre 432 Dicembre 914 Totale 2.232 6.571-66,0 Gen-Mag 2025 2.232 2.769-19,4
Anfia su dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti( Aut. Min. D07161 / H4)
Area geografica Gen-Mag 2025 Gen-Mag 2024 Var. % 25 / 24 Nord Ovest 350 545-35,8 Nord Est 379 383-1,0 Centro 629 614 2,4 Sud-Isole 874 1.227-28,8 Totale 2.232 2.769-19,4
Segmento Anfia Gen-Mag 2025 Gen-Mag 2024 Var. % 25 / 24
Autobus / Midibus urbani
Autobus / Midibus interurbani
Autobus / Midibus turistici
656 668-1,8
500 941-46,9
510 414 23,2
Minibus 346 524-34,0 Scuolabus 220 222-0,9 Totale 2.232 2.769-19,4 rilevazione di maggio 2025 mostra un’ inflazione europea all’ 1,9 %. Ad aprile 2025 il tasso di disoccupazione destagionalizzato dell’ Area Euro è stato pari al 6,2 %, in calo rispetto al 6,3 % di marzo 2025 e al 6,4 % di aprile 2024. Il tasso di disoccupazione dell’ UE è stato del 5,9 % ad aprile 2025, stabile rispetto a marzo 2025 e in calo rispetto al 6,0 % di aprile 2024. Nel marzo del 2025 la produzione industriale nell’ Area Euro è tornata a mostrare un segnale di ripresa: è aumentata del 2,6 % rispetto al mese precedente e del 3,6 % su base annua. Nell’ intera Unione Europea la crescita è stata più contenuta, ma significativa: + 1,9 % rispetto a febbraio e + 2,7 % su base annua. Tuttavia, guardando all’ anno intero, Eurostat segnala che nel 2023 la produzione industriale dell’ UE ha registrato un calo dell’ 1,2 % rispetto al 2022, interrompendo la ripresa del periodo post pandemico. Nel complesso, i dati Eurostat suggeriscono una recente fase di ripartenza, sostenuta da investimenti e consumi, ma l’ Europa rimane ancora sotto i livelli produttivi precrisi, con performance disomogenee tra Paesi e settori. Resta fondamentale monitorare i prossimi mesi per capire se questo slancio sarà sufficiente a invertire strutturalmente le tendenze stagnanti che hanno caratterizzato l’ ultimo biennio.
L’ ECONOMIA ITALIANA In Italia, i segnali economici restano deboli. Istat ha recentemente rivisto al ribasso le stime di crescita per il 2025, portandole allo 0,6 %. Il dato riflette un contesto interno caratterizzato da consumi stagnanti, difficoltà nell’ attrarre investimenti produttivi e una produttività ancora bassa. L’ occupazione resta stabile, ma il contributo del settore manifatturiero è in calo anche a causa della minore domanda esterna. L’ industria automobilistica, storicamente centrale per l’ economia italiana, sta soffrendo particolarmente gli effetti delle nuove barriere tariffarie. Nel Q1 2025 il PIL italiano è cresciuto dello 0,3 % rispetto al + 0,1 % del trimestre precedente. Tuttavia resta tra i peggiori del G7 dietro Francia, UK e Germania. Il rallentamento della crescita riflette l’ incertezza internazionale, in particolare le misure restrittive commerciali degli USA. Secondo i dati Istat, ad aprile 2025 l’ indice( anno base 2021 = 100) della produzione industriale è in crescita
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