PARTS TRUCK-Gennaio 23 | Page 51

AZIENDE
cetta viene corretta con l ’ aggiunta di additivi o di olio base e si riprende la miscelazione , poi si ripete il test . Se il prodotto continua ad essere fuori specifica dopo diversi tentativi di correzione - situazione molto rara - la miscela è messa da parte .
LA BLENDING TOWER La torre è composta da 11 miscelatori , di cui due automatici e nove manuali , ed è soggetta ad una programmazione di base settimanale , che definisce l ’ ordine di produzione giornaliero . I miscelatori sono divisi per famiglia di semilavorato ( 6 per oli motore , 2 per trasmissioni , 2 per industriali e 1 dedicato alle piccole produzioni e alla F1 ). La destinazione d ’ uso specifica è necessaria al fine di evitare fenomeni di contaminazione fra semilavorati con caratteristiche molto diverse ed evitare sprechi di materia prima per la pulizia del sistema . Ad esempio , un miscelatore dedicato all ’ olio motore non potrà servire alla lavorazione di un olio trasmissione , in quanto partono da caratteristiche primarie completamente diverse . La miscelazione avviene intorno ai 45-50 ° C in leggero vuoto per permettere all ’ acqua di evaporare , una ricetta può contenere dal 95 al 75 % di olio base e dal 5 al 25 % di additivi in base all ’ applicazione a cui è destinato .
IL CONFEZIONAMENTO Una volta che il prodotto è pronto e ha superato i test di qualità , passa alle linee di riempimento che sono divise per formati : taniche in plastica da 1 , 2 litri , taniche in metallo , “ taniconi ” da 20 litri e fusti . Tutti gli imballi arrivano dal magazzino imballi vuoti per via aerea direttamente alle linee di riempimento , il semilavorato invece viene portato alle linee tramite il “ manifold ”, una
matrice di pompe che dai blender o più spesso dai serbatoi di stoccaggio porta il semilavorato alle linee . Le tubature vengono pulite con il “ pig ” e “ avvinamenti ” successivi . Il pig è una palla con delle lamelle metalliche che raschia via dalle pareti il prodotto che vi era passato in precedenza : questo metodo permette di risparmiare 90 tonnellate di prodotti l ’ anno che diversamente diverrebbero prodotto di scarto . Ogni linea riempie , etichetta , inscatola e applica il numero di lotto ai prodotti , per cui da ogni linea esce il prodotto così come viene stoccato , pronto per andare ai pallettizzatori .
L ’ AREA DI PALLETTIZZAZIONE È divisa in linee per scatole ( piccoli formati ) e fusti e taniconi ( grandi formati ): qui i prodotti vengono pallettizzati in modo automatico , “ filmati ”, nel senso che vengono ricoperti da una pellicola per imballaggio e attraverso un nastro trasportatore arrivano al magazzino ,
dove viene applicata un ’ etichetta generata dal gestionale della logistica , che assegna un posto negli scaffali .
IL MAGAZZINO PRODOTTI FINITI Gli operatori caricano con i muletti i pallet e li posizionano sugli scaffali gialli in corrispondenza della fila in cui dovranno essere posizionati ; in seguito un altro operatore con i carrelli laterali li sistemerà nel posto assegnato .
LA LOGISTICA Una volta che la logistica riceve un ordine di spedizione produce la bolla e fa preparare il carico nella baia , il gestionale del magazzino dice agli operatori quali pallet di prodotti prendere in base alla data di confezionamento , in modo da non tenere mai in magazzino i prodotti troppo a lungo . Il carico viene disposto nella baia secondo i criteri di distribuzione del peso necessari per il trasporto , successivamente all ’ arrivo del camion questo viene caricato .
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