[ I numeri dell’ automotive ]
GRAFICO 3. CONCENTRAZIONE DELL ' ESTRAZIONE E DELLA LAVORAZIONE DELLE RISORSE CRITICHE
GRAFICO 4. BATTERIE: CONTINUA IL DOMINIO CINESE
4. SUL TEMA DELL’ AUTO ELETTRICA
Più volte abbiamo affrontato su questa rivista i temi riguardanti l’ auto elettrica, ma vale la pena ricordare brevemente quali sono dal punto di vista europeo i punti deboli strutturali di una tecnologia che oggi non ci appartiene:
• L’ auto elettrica necessita 6 volte i metalli rispetto un’ auto endotermica quali litio, grafite, manganese, nichel, cobalto, terre rare, rame
• I metalli vanno scavati in miniere a cielo aperto in grandi quantità aggiuntive rispetto a quelle già estratte: ogni batteria pesa 600 kg, moltiplicati per i milioni di vetture prodotte ogni anno
• I processi di raffinazione dei metalli sono molto inquinanti
• La Cina( Grafico 3) si è impadronita dei più importanti giacimenti mondiali e controlla totalmente i processi di raffinazione
• I costi dell’ energia elettrica in Cina sono il 40 % meno cari di quelli europei, avendo la possibilità di utilizzare senza restrizioni qualsiasi genere di fonte energetica senza curarsi delle emissioni
• Di conseguenza, il dominio cinese sulla produzione mondiale di batterie e motori elettrici è incontrastato, non questionabile( Grafico 4) e come tale rimarrà per decenni. Di fronte a questi dati, è difficile sostenere che l’ Europa possa competere sull’ auto elettrica, che non è più in mezzo di trasporto con un motore bensì si è trasformata in una batteria con un’ auto attorno. Qualsiasi prodotto, prima o poi, segue sempre il maggior valore aggiunto di cui è composto: batterie motori elettrici guideranno chi produce auto e non è un caso che BYD, per esempio, prima di essere una casa auto era un produttore di batterie. La Cina, che si è posta l’ obiettivo di dominare il settore auto mondiale, userà ogni mezzo per perseguire i propri fini; sottolineo infine, che essendo un paese autoritario a partito unico, utilizza un sistema valoriale in materia economica e sociale, che risulta estraneo alle democrazie capitaliste.
5. I CARBURANTI
La neutralità tecnologica, tanto invocata dalle associazioni dei costruttori e dai componentisti, comprende anche la libertà di utilizzo di biocarburanti ed E-fuel. Dal nostro punto di vista, i motori endotermici attuali hanno già raggiunto livelli di efficienza e pulizia inimmaginabili solo tre quinquenni fa e molto sarà ancora fattibile in futuro, con l’ evolversi di tecnologie alternative. Crediamo fortemente che gli idrocarburi saranno ancora per parecchio tempo indispensabili, se non altro perché esclusa la Cina il 90 % dei motori per lungo tempo rimarranno endotermici, oltre che ovviamente prima di sostituire il miliardo e più in circolazione ci vorranno decenni.
6. DOVE SI PRODURRANNO LE AUTO DEL FUTURO
Come abbiamo visto, le tendenze sia di utilizzo che propriamente quelle di preferenza e soprattutto quelle di necessità geostrategica hanno aperto a ventaglio la gamma delle motorizzazioni possibili e dei modelli delle auto. Il sogno delle case auto occidentali di far viaggiare le persone di tutto il mondo con vetture standard Made in Europe è svanito in rapidissimo tempo, insieme alla decostruzione delle teorie globaliste del primo ventennio di questo secolo. Al contrario di quanto auspicato, la situazione delle case auto europee sta diventando sempre più critica: il calo del mercato che abbiamo definito
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