I nnovare per competere un numero crescente di aziende italiane che si aggregano per creare realtà più strutturate e competitive su scala internazionale. Questo cambiamento suggerisce un’ evoluzione del tessuto industriale, orientata verso maggiore integrazione e capacità di competere sui mercati globali”, prosegue Di Loreto. L’ Italia, con il suo forte tessuto industriale nel settore automotive e una lunga tradizione nella
Italia in controtendenza: l’ auto investe sulle aggregazioni tra componentisti e tra dealer per colmare il gap
Nel 2024, a livello globale, le aziende del settore automobilistico e della mobilità hanno in gran parte rinunciato alle operazioni di M & A produzione e nella progettazione di veicoli, si trova a un bivio. Il comparto della componentistica, uno dei più avanzati in Europa, sta affrontando pressioni crescenti per adattarsi alle nuove esigenze di elettrificazione e digitalizzazione.“ Tuttavia- prosegue Di Loreto- la flessibilità delle piccole e medie imprese italiane, spesso all’ avanguardia in innovazione e tecnologia, rappresenta un’ opportunità unica per costruire alleanze strategiche con i grandi Gruppi internazionali”. Le Case automobilistiche italiane e i componentisti stanno già esplorando partnership per ridurre il rischio degli investimenti in soluzioni avanzate. Ad esempio, joint venture con aziende specializzate nella produzione di batterie o collaborazioni con big player tecnologici stanno diventando sempre più frequenti, per accelerare lo sviluppo di nuove soluzioni di mobilità sostenibile.“ Le aziende che sapranno adattarsi con strategie flessibili, sfruttando partnership e alleanze, saranno quelle che emergeranno più forti in un settore in continua evoluzione”, conclude Di Loreto.
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