PARTS Luglio-Agosto 2022 | Page 25

Attualità

o non basta

sta , l ’ analisi si è sempre più approfondita e a queste ragioni si è aggiunta la critica solida all ’ esclusivo orientamento alla motorizzazione elettrica da parte dell ’ UE , che non considera né l ’ attuale oggettiva carenza di infrastrutture di ricarica elettrica né il tema della riconversione industriale . Un problema non da poco che porterebbe con sé , oltre a oneri considerevoli da parte delle PMI - che sono l ’ humus del sistema produttivo italiano - anche la perdita di migliaia di posti di lavoro , aprendo altresì la strada ai concorrenti asiatici , già pronti ad aggredire i Paesi in cui il mercato della mobilità elettrica non è ancora sviluppato . A nulla sono valse le azioni intraprese dal
PPE ( Partito Popolare Europeo ) sostenuto dalla filiera italiana automotive , nonché da Italia , Bulgaria , Portogallo , Romania e Slovacchia firmatarie di un documento comune presentato al Consiglio il 23 giugno 2022 , che proponeva la riduzione del target elettrico al 2035 dal 100 % al 90 %, allungando così di cinque anni ( al 2040 ) la vita concessa ad autoveicoli e furgoni a benzina e diesel . Un rinvio che non avrebbe comunque risolto le enormi difficoltà ( per molti una decisa impossibilità ) del settore nel raggiungere l ’ ambizioso obiettivo . Uniche note positive l ’ apertura sui biocarburanti - il Consiglio infatti ha considerato l ’ appello di alcuni Paesi come l ’ Italia e la Germania alla neutralità tecnologica , includendo biocombustibili ( biometano , BioLNG ), carburanti sintetici , idrogeno - e la conferma della cosiddetta proposta “ Salva Motor Valley ”, proroga della deroga alle regole UE sugli standard di emissione della
CO 2 a beneficio dei produttori di nicchia ( piccoli costruttori , dai 1.000 ai 10mila veicoli l ’ anno ), che potranno quindi avere tempi dilazionati per raggiungere l ’ obiettivo . Ormai il Consiglio è pronto a negoziare con il Parlamento Europeo la conclusione del pacchetto , che dovrebbe consentire all ’ Unione Europea di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e di raggiungere la neutralità climatica nel 2050 .
Le decisioni del Consiglio Europeo di giugno
In cosa consistono , più nel dettaglio , le posizioni negoziali adottate dal Consiglio il 29 giugno ? In sintesi , gli Stati membri hanno adottato una “ posizione comune ” innanzitutto sul sistema di scambio di quote di emissione dell ’ UE ( EU ETS ), quindi sulla condivisione degli sforzi tra gli Stati membri nei settori non ETS ( ESR ) e sulle emis-
Il pacchetto Fit for 55 include misure di impatto dirompente per il settore automotive , chiamato a ridurre del 100 % le emissioni di CO 2 prodotte da auto e veicoli commerciali leggeri entro il 2035
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